Inventare una tipologia inedita di auto incontrando le esigenze e i gusti del pubblico consente un impareggiabile vantaggio competitivo, come ha felicemente verificato Nissan lanciando la Qashqai nel 2006, quando ancora di crossover si parlava poco. Il passaggio alla generazione successiva è però di solito molto impegnativo. «La nuova Qashqai è il risultato di anni di dedizione al progetto, con un contributo importante da parte del nostro design center qui a Londra», ci spiega Shiro Nakamura, vice president del Design.

«Volevamo anzitutto confermare la nostra leadership nel settore dei crossover», prosegue Nakamura ricordando che nel frattempo è nato il fratello minore Juke, e Qashqai va quindi ad inserirsi tra questo e il più grande Murano. «Qashqai è il centro della famiglia ed è fondamentale per l’immagine Nissan, quindi abbiamo orientato il design su due concetti: energetic agiliy, combinando le caratteristiche Suv con un’agilità aggiuntiva, e smart premium, ovvero l’attitudine Nissan per la tecnologia accessibile a tutti», dice Nakamura e aggiunge una nota importante sugli interni: «Ormai disegniamo sempre la console centrale intorno all’IT (information technology, N.d.R.), una volta avveniva il contrario, i componenti venivano inseriti nel disegno in seguito». Ripercorrendo la genesi del progetto, Nakamura parla di «European design from Japan», in virtù della attiva collaborazione tra i due continenti e dell’importante commistione di esperienze.

Cresciuta in lunghezza la nuova Qashqai è più larga e bassa della precedente, per assicurare una silhouette più agile e dinamica. L’offerta della sola versione a 5 posti ha consentito di abbassare la linea del tetto nell’aera posteriore senza penalizzare l’abitabilità. Su questa impostazione sono stati disegnati volumi e superfici mantenendo alcuni stilemi tipici del modello, come la finestratura laterale (DLO), l’inclinazione del montante di coda e il tema originale a V della calandra, enfatizzato però in un segno molto più ampio e tridimensionale che va a modellare anche il cofano mentre i fari a Led a forma di boomerang sembrano due frecce puntate verso il centro, «un insieme che costituirà il nuovo volto della marca», precisa Nakamura. Per gli interni, l’obbiettivo principale è stato elevare la qualità. Il disegno predilige le linee orizzontali, ampie e a tempo stesso avvolgenti perché raccordate ai pannelli laterali, mentre le superfici sono morbide al tatto.

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