«A volte le persone acquistano un’auto solo per il suo marchio, anche se non ne amano il design. Al contrario, con il nostro nuovo linguaggio formale vogliamo creare vetture che attraggano clienti che altrimenti non avrebbero mai comprato Ford». Così, a poco più di un anno dal suo arrivo alla guida del design di Ford Europe, Martin Smith è felice di poter dare un segnale forte sull’orientamento estetico della prossima generazione di vetture dell’ovale blu. Una “dichiarazione di intenti” che si chiama Iosis, concept car presentata in settembre a Francoforte, dove ha catalizzato l’attenzione con le sue forme scolpite, molto più emotive ed espressive rispetto ai prodotti Ford immessi sul mercato in questi ultimi anni.
Una “rivoluzione gentile”: così la definiscono i designer del centro stile di Colonia cui Smith ha assegnato il briefing per la Iosis nell’ottobre 2004.
Ben proporzionata, con un corpo vettura filante e un abitacolo arretrato ma non sbilanciato all’indietro, ha un profilo da vera sportiva, enfatizzato dai passaruota marcati e da una spalla robusta. I dettagli sono curati, per un forte effetto tridimensionale, in un approccio opposto al semplice trattamento grafico.
Lo stesso principio si ritrova nei dettagli dell’interno, un ambiente molto più futuristico che si svela quando si sollevano le due porte incernierate ai montanti, un sistema ingegnerizzato da Modarte. I colori sono forti, con un arancio dominante sui due toni di grigio a cui è abbinato, una sferzata di energia in un abitacolo a quattro posti sportivo, ma anche molto confortevole e pensato per i lunghi viaggi. Il volante e leva del cambio ricordano le ambientazioni di tipo Star Wars e Playstation, mentre il mondo areonautico a suggerito le bocchette di ventilazione che somigliano ai motori dei jet.
L’articolo continua su Auto & Design n. 155