L’interesse per l’outdoor attraversa il furniture design: lo si vede dalle fiere di settore, che vi dedicano mostre a tema o padiglioni appositi, e lo confermano le statistiche con dati che documentano la sempre più rilevante presenza di terrazze e “spazi verdi” nelle case.
La recente rinnovata attenzione per collezioni d’arredo esterno si allarga così dalle più consuete sedie e attrezzature da giardino alla rivisitazione in chiave outdoor di tipologie tradizionali da interni, come sta accadendo, ad esempio, con le lampade e con altre merceologie.
Molte soluzioni ridisegnano, soprattutto nei materiali, le tipologie classiche di arredi da esterno in modo da dialogare indistintamente con gli spazi dentro-fuori; fra i materiali privilegiati, le fibre sintetiche in sostituzione delle naturali, come il midollino o il rattan, che necessitano solitamente di un processo di lavorazione manuale.
La poltrona pensile Egg, dall’avvolgente forma a uovo, disegnata cinquant’anni fa dalla danese Nanna Ditzel, ad esempio è stata riproposta da Pierantonio Bonacina che la realizza oggi con un intreccio di Polycore, fibra artificiale riciclabile ricavata dal polietilene.
Anche nella nuova serie Canasta di Patricia Urquiola per B&B Italia, le generose sedute a forma di accogliente culla sono ispirate all’intreccio della paglia di Vienna e realizzate in vinile intrecciato a mano da artigiani del vimini, mentre Rodolfo Dordoni nella sedia con struttura in tubolare d’acciaio della collezione Harp per Roda riprende l’uso della corda per realizzare le superfici di seduta e appoggio.
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