Una delle concept car che ha attirato maggiormente l’attenzione allo scorso salone di Francoforte è la Toyota iQ, riproposta poi anche al Tokyo Motor Show in ottobre dove ha sortito non meno interesse e ammirazione.
Il suo approccio al tema della city car compatta, pensata per ingombrare, consumare, e quindi inquinare poco, è decisamente diverso da quello di Volkswagen con la Up.
iQ è una vettura a trazione anteriore dallo stile molto più “disegnato” rispetto alla tedesca minimalista. Originale è anche il suo layout interno 3+1, che la renderebbe, se prodotta, l’unica quattro posti sul mercato lunga meno di 3 metri. Misura infatti 298 cm, soltanto 20 cm in più della due posti Smart ForTwo, ma ben 42,5 cm in meno della più piccola delle attuali Toyota, la Aygo.
Il progetto della iQ è stato condotto da ED2, il design center della casa giapponese con sede in Francia, vicino a Nizza. «Questa vettura non è nata pensando solo allo stile: oggi bisogna avere sempre in mente le esigenze dell’ambiente, risparmiare energia e limitare le emissioni di CO2», spiega il presidente di ED2 Tokuo Fukuichi, che abbiamo incontrato insieme al direttore dello studio, Hiroshi Kawahara per commentare il progetto.
«In quest’ottica, avevamo già un’ibrida, ma volevamo anche una ultra-compatta», prosegue Fukuichi. «Lo spirito di Toyota è di tentare sempre nuove vie possibili, ed è così che è nata la iQ».
L’articolo continua su Auto & Design n. 168