Una volta definito il design della LRX, la concept car che avrebbe debuttato al NAIAS 2008 pochi mesi dopo, Gerry McGovern si è accorto che la lama cromata sull’uscita d’aria laterale somiglia in modo sorprendente ad uno dei coltelli firmati da Porsche Design che ha a casa. »Non c’è stata alcuna ispirazione diretta, abbiamo notato in seguito l’analogia formale«, dice il direttore del design Land Rover commentando la ricca documentazione iconografica del progetto durante un incontro a Gaydon, sede del centro stile del marchio britannico. »È un segno però della nostra sintonia con il product design contemporaneo«.
La forza della LRX, il prototipo più interessante ed esteticamente più convincente in mostra quest’anno a Detroit, sta proprio nel suo stretto legame con l’architettura moderna e gli oggetti premium, dall’arredamento alla nautica, dall’elettronica all’orologeria. Un’affinità mediata dalla passione per la cultura del disegno industriale dei suoi autori. McGovern vive circondato da pezzi “classici” del design moderno, non solo a casa ma anche nel suo studio, con una vera e propria collezione di sedute d’autore, dalle poltrone Barcelona di Mies van der Rohe alle Tulip di Eero Saarinen, alle sedie in acciaio di Harry Bertoia, tra le sue preferite.
I riferimenti culturali sono fondamentali per comprendere la filosofia progettuale del design Land Rover, e dunque della LRX, esplorazione per un possibile nuovo modello della gamma: »La nostra visione si articola in quattro punti chiave. Il primo è un approccio fresco alla funzionalità, applicata a un prodotto che diventa più sofisticato: anche ripiegare dei sedili per modulare lo spazio deve essere semplice e divertente”.
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