“Gli europei fanno acquisti con gli occhi”. Nel Vecchio Continente il design resta saldamente ai primi posti nelle motivazioni d’acquisto ed è con questa osservazione ben chiara in mente che il managemet Toyota ha avviato il programma per la terza generazione della Avensis, la sua berlina di segmento medio-alto. Naturalmente, per essere una vera Toyota i contenuti non potevano essere meno importanti dell’apparenza, quindi ingegneria e innovazione hanno svolto un ruolo fondamentale nella sua genesi.
Le due precedenti Avensis costituivano un solido patrimonio su cui lavorare, come spiega Akira Matsumoto, Assistant Chief Engineer incaricato di raccontate la storia del progetto in occasione del lancio internazionale della nuova vettura a Milano, in Italia. «La Avensis del 1997 è stata la prima Toyota di segmento D sviluppata appositamente per l’Europa. La seconda generazione, lanciata nel 2003, ha rappresentato invece un importante passo avanti nell’ambito della qualità. Per la terza Avensis dovevamo salire ulteriormente di livello, portando il posizionamento della vettura ancora più in alto nel segmento».
Per realizzare questa “ammiraglia” del marchio Toyota in Europa, è stato deciso di svolgere la maggior parte del progetto in loco. Senza però rinunciare a una stretta collaborazione con la madrepatria: all’inizio del programma, un gruppo di 35 ingegneri di Toyota Motor Europe e dei fornitori principali ha fatto le valigie e si è trasferito al quartier generale di Aichi per un periodo non breve, dedicato all’impostazione del progetto.
L’articolo continua su Auto & Design n. 174