Fermarsi ad osservare quello che ci circonda per trovare l’ispirazione giusta.
E’ questa l’ultima frontiera che i designer di Mercedes-Benz hanno scelto di affrontare nel loro studio sugli interni delle vetture, visionari di un futuro ancora troppo lontano dalle nostre menti ma forse più vicino di quanto immaginiamo.
Al Salone di Detroit 2011 è stata infatti presentata una scultura alquanto insolita, la Aesthetics No. 2, che attraverso le sue forme vuole riprodurre un abitacolo futuristico privo di volante, comandi e schermi, concepito seguendo le forme della natura e dell’arte che è la natura della natura stessa, così come espresse il poeta F. Von Schlegel già due secoli or sono.
Una scultura che lascia ampio spazio alla creatività e che attraverso l’impiego di materiali sempre più leggeri, all’apparenza delicati ma in realtà molto robusti, vuole in qualche modo anticipare quello che è già in cantiere per gli interni automobilistici del futuro. E’ affascinante osservare dei sedili la cui forma ricorda le ali di una grande razza, mentre la plancia centrale riconduce alla superficie alare e alle turbine dei moderni jet, il serpeggiamento della struttura del telaio somiglia al sistema circolatorio di un organismo e la consolle, in ultimo, ha la stessa conformazione di una colonna vertebrale.
Così come afferma Gorden Wagener, Direttore del Design Mercedes-Benz, «c’è un costante riferimento al mondo della natura, basilare fonte di ispirazione per i designer, cercando di imparare dagli elementi che la compongono e dai modi attraverso i quali questi interagiscono tra loro».
L’articolo continua su Auto & Design n. 187