Nissan presenta il modello in 3D della propria visione del futuro: una mobilità completamente connessa elaborata insieme al prestigioso studio di architettura e design Foster + Partners. Lo studio è giunto alla conclusione che la stazione di servizio del futuro potrà essere la vettura stessa e offre una visione di Nissan della mobilità di prossima generazione: un mondo in cui le auto interagiscono con l’ambiente e la popolazione adotta tecnologie a zero emissioni e a guida autonoma.

Lo studio del progetto è stato presentato all’86° Salone di Ginevra di quest’anno. Paul Willcox, Presidente di Nissan Europa, ha dichiarato: «La tecnologia già dispone di molte soluzioni alle sfide che affrontiamo oggi nelle nostre città. Il vero risultato però si ottiene quando queste tecnologie sono realmente integrate. Dal 2010 siamo in prima linea nella tecnologia a zero emissioni, ma la nostra visione non si ferma qui – riteniamo che il futuro della mobilità risieda nell’integrazione tra le infrastrutture e l’ambiente. Studiamo soluzioni praticabili e reali che vanno oltre il prodotto».

Tramite un insieme di tecnologie Nissan all’avanguardia, la visione tende a una soluzione in cui il sistema vehicle-to-grid, lo stoccaggio della batteria, la ricarica wireless, la tecnologia di guida autonoma e la connettività Wi-Fi potrebbero combinarsi per rivoluzionare il modo in cui l’energia viene utilizzata e distribuita nelle principali città europee. David Nelson, Responsabile del Design di Foster + Partners, aggiunge: «L’integrazione delle tecnologie a zero emissioni nell’ambiente urbano è di vitale importanza per la creazione di città più intelligenti e più sostenibili. Questo impegno deve estendersi ben oltre l’auto – deve essere il centro di tutto ciò che facciamo».

La necessità di una rete di rifornimento per le auto che sia sostenibile e innovativa sta diventando vitale visto che il mercato si sta spostando sempre più verso fonti di alimentazione alternative come l’energia elettrica. Oggi oltre la metà della popolazione mondiale, il 54%, vive nelle città ed entro il 2050 7 persone su 10 vivranno in aree urbane, quindi è imperativo che l’infrastruttura supporti questa crescita. Si prevede che entro il 2050 quasi tutti i bisogni energetici globali possano essere soddisfatti con le fonti di energia rinnovabili.