Non è possibile immaginare l’automobilismo moderno senza considerare l’opera di Giorgetto Giugiaro, icona del car design e autore di molte delle auto che hanno fatto la storia e che circolano tutt’oggi sulle nostre strade. Sette lauree ad honorem, sei “Compasso d’Oro”, tre “Auto dell’Anno” e due “Volante d’Oro”, nominato “Car Designer del Secolo” nel 1999, Giorgetto Giugiaro non ha certo bisogno di presentazioni.
Moltissime sono state anche le mostre allestite per celebrarlo attraverso le sue opere nel corso della lunga carriera. Con “Giugiaro e il suo percorso” – titolo voluto da lui stesso – il Museo dell’Automobile di Torino (MAUTO) ne ripercorre ora l’iter creativo in una mostra curata dallo storico dell’auto Giuliano Molineri, il giornalista Giosuè Boetto Cohen, e il direttore del MAUTO Rodolfo Gaffino Rossi, aperta al pubblico sino al 26 febbraio.
La volontà è quella di raccontare il percorso compiuto da Giugiaro a partire dalla sua formazione in Fiat negli Anni 50 sotto l’occhio vigile dell’ingegner Dante Giacosa, passando per Bertone e Ghia fino alla fondazione dell’Italdesign nel 1968. Una mostra sull’uomo Giugiaro, che ne svela le passioni, come la pittura e le moto da trial, e i luoghi cui è legato, come lo studio-pensatoio nella casa di famiglia a Garessio, in provincia di Cuneo, dove ama trascorrere i week-end.
Un’esposizione unica nel suo genere, in quanto non si tratta di una rassegna delle sue creazioni, ma di una vera e propria indagine sul processo creativo. Dalla matita alla realtà quindi, per scoprire dove nasce l’idea e come si sviluppa nel tempo fino ad arrivare al suo compimento.
«Sono sempre stato affascinato dal passaggio che intercorre tra il disegno e la creazione vera e propria. Questa mostra non è certo la fine di un percorso, che prosegue nel futuro perché ho ancora molte idee», ha detto Giorgetto Giugiaro all’inaugurazione, il 24 novembre, ringraziando inoltre l’Italdesign che ha fornito molti dei documenti necessari per la realizzazione dell’allestimento.
Foto di Andrea Guermani