«Pensiamo alla Huayra Coupè e alla sua linea elegante e senza tempo. La Pagani Huayra Roadster ne è la sorella ribelle, formosa e bellissima, ma con quel tocco di malizia tipico di chi è spensierato», ha detto Horacio Pagani, fondatore della casa automobilistica che porta il suo nome.
La forma generale è armoniosa, ogni linea ha un inizio ed una fine ben definiti. Ogni singolo dettaglio, ogni singola superficie è stata studiata. Dalla bocca anteriore, aggressiva e pronunciata, ai passaruota larghi, dai dettagli dell’estrattore anteriore a quelli dei fari posteriori, dalla forma del roll bar al disegno degli interni. Tutto è stato pensato in funzione di un unico linguaggio di stile, in diretta comunicazione con l’esigenza aerodinamica. Il cofano motore è stato concepito quasi come oggetto a se stante, un pezzo con una sua completezza ed identità stilistica precisa. A differenza della stragrande maggioranza delle supercar moderne, Huayra Roadster è quasi completamente a vista e quasi ogni parte meccanica e ogni componente è visibile.
Uno dei traguardi più ambiziosi posti all’inizio del progetto è stato quello di costruire una Roadster che fosse più leggera del coupé, migliorando la rigidezza torsionale e flessionale del telaio. Nella Huayra Roadster il carbo-titanio è combinato con una nuova concezione di materiale composito, più avanzato di quello utilizzato in Formula 1. Un lavoro complesso, ma che ha permesso, a parità di peso, di guadagnare un sensibile 52% in rigidezza grazie all’impiego del Carbo Titanio abbinato al Carbo-Triax HP52. La Pagani Huayra Roadster è spinta dalla potenza del motore Mercedes-AMG M158. Un propulsore a dodici cilindri, costruito specificatamente da Mercedes-AMG per Pagani Automobili che eroga una potenza di 764 cv a 6200 giri al minuto ed una coppia di oltre 1000 NM disponibili già a 2400 giri.