Personalizzare per distinguersi. Con queste intenzioni è nata nel 2014 Ares Design, azienda fondata da Dany Bahar, uomo d’affari con un passato in Ferrari e Lotus, e alcuni soci, e che occupa oggi 100 persone, tra stilisti, progettisti e meccanici in uno stabilimento di 118 mila mq vicino a Modena.

Ares Design

I 10 designer del centro stile danno forma alle modifiche richieste dai clienti e sono in contatto con loro durante tutta la fase di sviluppo dei progetti. E’ così che nasce, ad esempio, la Bentley Mulsanne Coupé, in grado di offrire quel tocco di unicità in più a chi non si accontenta della versione “normale” della mastodontica vettura inglese.

Ares Design

Non immaginatevi una linea di produzione classica, qui ogni angolo della fabbrica assomiglia ad un atelier. Girando tra le vetture in fase di lavorazione si fanno diverse scoperte. Quella che all’apparenza sembra essere una Corvette Stingray del 1964, in realtà ha una meccanica completamente rivista, un nuovo propulsore V8 da 525 cavalli e un impianto multimediale con Bluetooth. «Facciamo questo tipo di vetture per le persone che amano le forme classiche del passato, ma vogliono evitare tutti i problemi di affidabilità che danno le auto d’epoca», dice Bahar, durante il giro di presentazione dello stabilimento. Lo stesso discorso vale per la Porsche 964 Targa che troviamo smontata lungo la linea di assemblaggio.

Ares Design

Una delle ultime idee dei designer Ares si chiama Project Phanter. La vettura, realizzata su base Lamborghini Huracan e liberamente ispirata alla Pantera del costruttore modenese DeTomaso, ha linee originali e le numerose citazioni, a partire dai fari a scomparsa, la distinguono dalla donatrice di Sant’Agata Bolognese. E per il futuro? Tecnici e designer stanno lavorando ad un progetto che ha come base di partenza la GTC4Lusso di Maranello. L’obiettivo è quello di riattualizzare le forme della Ferrari 400, 2+2 del 1976 disegnata da Pininfarina, dotandola di meccanica e tecnologia dei nostri giorni. Un progetto piuttosto ambizioso che, secondo Bahar, vedrà la luce già alla fine di quest’anno.