Nell’ambito della Biennale del Disegno di Rimini, giunta alla sua terza edizione, si sono svolte due mostre dedicate a Davide Arcangeli, designer riminese che nella sua breve vita ha contribuito alla creazione di alcune delle vetture più significative degli ultimi anni. La prima mostra “Più avanti del suo tempo” si sofferma sul valore artistico dei suoi disegni.
La seconda, intitolata “Progetti di auto e sogni”, è stata allestita presso la concessionaria Ruggeri ed è dedicata all’impatto che l’opera di Arcangeli ha avuto nelle tendenze del design automobilistico. Davide Arcangeli è nato a Rimini il 12 settembre 1970 e ha mostrato fin da bambino il suo talento per il disegno. A ciò si è aggiunta nel tempo la passione per le automobili e per le loro forme plastiche. Dopo avere frequentato il Liceo Artistico di Rimini prende i suoi disegni sottobraccio e si dirige verso Torino, dove hanno sede i più grandi “carrozzieri” del mondo. Bussa a tutte le porte, ricevendo sempre positivi apprezzamenti, sia per le sue idee che per il suo modo di disegnare, così leggero e dinamico.
La Pininfarina, design house per la quale Davide ha una particolare predilezione, gli offre uno stage di sei mesi in azienda. I maestri della Pininfarina capiscono in fretta le potenzialità di questo ragazzo di 20 anni e dopo un mese gli propongono di entrare a pieno titolo nell’équipe dei designers. Qui collabora attivamente a progetti come la Honda Argento Vivo e la Peugeot 406 Coupé sotto la guida di Lorenzo Ramacciotti. La coupè francese ha subito un grande successo grazie alla purezza e all’armonia della sua linea. Vince molti premi fra i quali il “Car Design Award 1997”.
Dopo alcuni anni presso il carrozziere torinese Davide si trasferisce in BMW. A dirigere il Centro Stile trova Chris Bangle, una persona che sarà fondamentale nella sua crescita. I due si intendono immediatamente e al giovane riminese viene assegnato il disegno della nuova Serie 5 E60. È il coronamento di un sogno, ma purtroppo a dicembre dello stesso anno Davide viene tragicamente colpito da una grave malattia che lo farà scomparire prematuramente qualche mese dopo.