Sia che si tratti di creare stampe, di ricamare seta, o di progettare la cabina di una nuova auto, l’artigiano giapponese si approccia al design seguendo due tipologie di tecniche che si chiamano “mitate” e “shitate”. Queste consentono agli artigiani di eseguire il loro lavoro con un elevato senso artistico. Queste filosofie sono state l’ispirazione per l’approccio progettuale di Infiniti agli interni della QX50. I materiali scelti per la vettura di produzione sono il risultato di un processo di progettazione iniziato nel 2015, quando i designer del marchio hanno prodotto i primi schizzi di quella che sarebbe diventata la concept car QX Sport Inspiration 2016.
“Mitate” si riferisce alla pratica di curare e cercare la migliore selezione possibile di materiali. Questo è il processo attraverso il quale artisti e artigiani scelgono i molteplici materiali con cui lavorare, selezionando quelli che si integrano meglio di altri nell’uso contrapposto o integrato. Personalizzandoli, modellandoli e componendoli in un certo modo, gli artigiani possono creare qualcosa che va oltre un semplice accostamento. L’interazione tra queste filosofie tradizionali giapponesi ha ispirato Infiniti all’adozione di un nuovo approccio nella creazione della cabina della nuova QX50. L’interno del modello è fatto artigianalmente ed esprime abilità artistica grazie alla grande attenzione ai dettagli, che si nota dalla scelta dei materiali e dal modo in cui vengono utilizzati. Il risultato è una cabina lussuosa, sia in termini di qualità che di esecuzione delle linee che ne compongono il design.