Quando i veli scivolano sulle carrozzerie pronte a mostrarsi alla stampa, in una Francoforte impietosamente rovente, le forme non si esprimono con un linguaggio comune a molte crossover. Se altrove, infatti, compaiono facilmente volumi dalla marcata robustezza visiva e trattamenti netti delle lamiere, concepiti per comunicare l’idea di un veicolo solido e virtualmente pronto a tutto, sulla Kia XCeed si gioca più su sezioni morbide e un pizzico di dinamismo.
«La ragione è semplice» spiega Grégory Guillaume, direttore del design Kia: «Mentre la disegnavamo, eravamo anche caccia di una sostituta per la precedente Proceed. In seguito questa esigenza è stata colmata con la “shooting brake” attualmente in gamma, ma l’ispirazione sportiva e sensuale era rimasta nell’aria. Ecco perché le forme non sono proprie del mondo dell’offroad, ma più prossime a certe cinque porte brillanti».
Il progetto resta comunque sapientemente bilanciato, perché non indulge in un’eccessiva inclinazione del lunotto o in altri dettagli aggressivi, puntando invece su un’ancor maggiore cura delle finiture che risulta adeguata alla crescente rilevanza delle compatte “rialzate”. E se si trattasse della formula del successo?