Ico Migliore e Mara Servetto firmano la curatela e il progetto di allestimento della mostra “Achille Castiglioni and brothers. Master of Italian Design”, visitabile fino al 26 aprile 2020 presso l’Hangaram Art Museum del Seoul Arts Center (SAC) a Seoul (Corea del Sud). La mostra, organizzata da Project Collective Ltd. e Artmining, ha ottenuto il Patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Corea del Sud ed è supportata dall’Istituto Italiano di Cultura di Seoul, dalla Seoul Foundation for Arts and Culture e da KonaCard, Hyundai Department Store, Duomo&co., a.tempo, rooming, Focusis e Lighting News. L’esposizione è promossa in collaborazione con la Fondazione Achille Castiglioni.

Attiva dal 2011 a Milano per iniziativa degli eredi, la Fondazione conserva e tramanda la memoria di Achille e dei fratelli, condividendola col pubblico grazie alle molte iniziative e visite guidate. “Achille Castiglioni and brothers” si pone come obiettivo quello di indagare la contemporaneità e il valore della lezione dei fratelli Castiglioni, architetti e designer milanesi, protagonisti assoluti nella storia del design a livello internazionale. Allievi di Achille Castiglioni prima al Politecnico di Torino e suoi collaboratori poi al Politecnico di Milano, i curatori della mostra Ico Migliore e Mara Servetto hanno avuto modo di condividerne, e svilupparne in seguito, la visione progettuale. All’interno di uno spazio di più di 1000 mq, l’esposizione indaga il volto privato di Achille Castiglioni e dei fratelli Livio e Pier Giacomo, addentrandosi nella vita della famiglia e nell’attività dello studio, come pure nelle dinamiche culturali che hanno caratterizzato l’Italia di quegli anni. La curatela vuole così restituire l’originalità di una visione progettuale capace di generare oggetti, consacrati dal tempo a vere e proprie icone di design, e in grado di incidere profondamente nello sviluppo del design su scala mondiale.

58 anni di carriera, 67 premi, più di 1000 tra progetti di industrial design, allestimenti e architetture: sono solo alcuni dei numeri di Achille Castiglioni. La prima sala, attraverso sequenze di grafiche espositive leggere e sovrapposte, li presenta tutti, introducendo il visitatore al mondo dei fratelli Castiglioni. Con la seconda sala si entra nel vivo del contesto milanese, terreno privilegiato delle sperimentazioni dei fratelli, indagato a partire dagli anni ’50. Diversi nuclei di racconto in cui addentrarsi – sulla famiglia, sullo studio e sulle collaborazioni con altri designer e aziende – scandiscono un percorso il cui filo rosso è la ricerca dei Castiglioni, in costante dialogo con una società in evoluzione. Cambiano anche le architetture, più diverse e differenziate rispetto alle ondate precendenti.

Verso quest’ultima, Achille e i fratelli si pongono quali attenti osservatori e interpreti per coglierne e prevederne le esigenze emergenti. La terza sala è concepita come una grande Wunderkammer dedicata al processo creativo dei Castiglioni nel campo del design e degli allestimenti. Un metodo che si nutre di sperimentazione, gioco e ricerca, partendo da un’osservazione del reale scevra da pregiudizi, che analizza i comportamenti d’uso e rifiuta qualsiasi immagine precostituita sull’oggetto e sulla sua funzione. Il ready made, il binomio forma-funzione, il cambio di scala inaspettato, la centralità del visitatore e del suo percorso, l’azione generativa della luce e il ruolo ambientale del segno grafico sono solo alcune delle applicazioni di questo processo, rese fruibili al visitatore attraverso una rassegna di oggetti, di video e immagini che vanno dal design industriale all’interior design.