In questo periodo di chiusura a causa della diffusione della pandemia di coronavirus numerose aziende automobilistiche portano avanti la loro attività grazie allo smart working e sono rimaste alcune occasioni per incontrarne virtualmente i personaggi, designer compresi. Gilles Vidal, responsabile del design Peugeot dal 2010, ha organizzato un meeting su Instagram per raccontare curiosità e aneddoti di alcune delle ultime concept car realizzate dal costruttore francese.

«Non c’è dubbio che questo periodo abbia cambiato il nostro modo di lavorare. Tuttavia non è stato uno sconvolgimento radicale: in Peugeot già da molti anni tutti i nostri progetti sono digitalizzati. Abbiamo quindi semplicemente intensificato i nostri incontri quotidiani per i quali utilizziamo piattaforme online», spiega Vidal. «Questa fase così strana ci ha permesso di capire diverse cose: nonostante il momento sia oggettivamente difficile il processo stilistico è più veloce e snello e siamo addirittura più motivati nel creare un buon design dei nostri prodotti per un futuro migliore».

Attraversando la storia del design Peugeot degli ultimi anni attraverso alcune concept car si scopre un percorso formale coerente che ha generato lo stile dei modelli che oggi viaggiano sulle nostre strade. Vere e proprie macchine del tempo che anticipano quello che verrà. «I prototipi studiano a fondo interni ed esterni. Prendiamo ad esempio la Exalt: oltre ad anticipare le linee dell’odierna 508 proponeva un approfondimento sul layout degli interni completamente dirompente rispetto al passato e che oggi caratterizza i nostri modelli. Da qui abbiamo mosso i primi passi verso la progettazione dell’iCockpit», continua Vidal.

E-Legend
E-Legend

Se l’Instinct del 2017 proponeva una silhouette che preannunciava la 508 Station Wagon, la e-Legend del 2018 ripercorreva la storia del marchio restituendo una nuova vita alla 504 Coupé disegnata da Pininfarina nel 1969. «E’ stata una delle sfide più impegnative e divertenti. Siamo riusciti a ricreare un vero mito dell’automobilismo globale, amato ancora oggi da moltissimi collezionisti», dice Vidal. Una delle domande più ricorrenti fatte dalle oltre mille persone connesse alla diretta è quale auto il designer francese vorrebbe disegnare in futuro: «La risposta scontata è una coupé che, forse, è una delle architetture più semplici da progettare viste le proporzioni perfette già in partenza. Il mio sogno però è realizzare qualcosa di completamente nuovo, mai visto finora, e che non abbia un’architettura chiara e definibile. Vorrei disegnare un veicolo che rappresentasse in maniera profonda il futuro della mobilità».