Il car design vive di lavoro di squadra, in antitesi con il distanziamento sociale imposto dal dilagare della pandemia del coronavirus. Come cambia l’attività creativa in smart working? Che conseguenze avrà sulle forme delle vetture di domani? Auto&Design ha posto queste domande a responsabili del design di case automobilistiche e centri stile indipendenti. La visione di Mitja Borkert, responsabile del design Lamborghini.
Come è cambiato il vostro modo di lavorare durante questo periodo di chiusura?
Da quando sono entrato in Lamborghini, il giovane e motivato Team del Centro Stile ha lavorato in modo molto moderno. Il mio team utilizza tutte le tecnologie di progettazione digitale oggi disponibili. A un certo punto ho deciso di aggiungere modelli fisici di diverse dimensioni in 1:1 e 1:3 ma anche 1:8 e 1:10, per aumentare ancora di più la nostra precisione e la percezione dei progetti nella realtà. Il modello fisico è il cuore del processo stilistico. Usiamo molto anche la stampante 3D per ottenere risultati in tempi molto veloci, ma per me è anche importante il lavoro con i nastri sui nostri modelli e sulla “power wall”. Questo è uno degli aspetti più divertenti del nostro lavoro, che aggiunge la componente manuale e da un tocco speciale al design.
Durante questo periodo di lockdown siamo riusciti a non fermarci: abbiamo lavorato a pieno regime da casa, io sono in Germania vicino a Stoccarda, organizzando delle riunioni diverse volte al giorno per le varie settimane per confortarci sull’evoluzione dei progetti. Ogni designer ha ricreato un piccolo centro stile a casa propria, io compreso. Mi sono reso conto che lo smart working certamente funziona, ma non è quello che desidero: mi manca molto il mio team e le idee che nascono dal confronto umano e tutte le attività che fisicamente ci legano al design.
Quali sono gli equipaggiamenti che usano i designer per lavorare da casa?
Ognuno ha potuto prendere tutto il necessario per lavorare pienamente da casa e rimanere così attivi al 100% nel rispetto delle regole aziendali. Le tecnologie di oggi fortunatamente sono leggere e facili da trasportare per chi ne ha avuto bisogno. Per continuare la propria attività ciascun membro del centro stile accede a una piattaforma comune con i propri dati e da lì può continuare a lavorare sui propri progetti, gli stessi di cui si occupava prima del lockdown.
Credi che questo periodo avrà un’influenza sul design delle vetture? O che i clienti avranno delle richieste diverse rispetto al passato?
Il Dna stilistico di Lamborghini certamente non cambierà per questa pandemia, fa parte di un programma preciso di idee e investimenti che proseguiranno nella stessa direzione. Noi creiamo auto da sogno che la gente ama e che conserva per il futuro. Una Lamborghini sarà costruita e non verrà mai buttata via: questo è un processo decisamente sostenibile. Quello che potrebbe cambiare è un po’ la mentalità del mondo: tutti siamo stati costretti a utilizzare il mondo digitale perché quello reale era sottoposto a restrizioni. Ad esempio i nostri figli fanno lezione solo online, il nostro team lavora utilizzando anche Skype: questo potrebbe portare dei cambiamenti su come noi intendiamo ora la vita, gli spazi e la società. Non ci sarà forse più bisogno di viaggiare come prima.
Il design è un argomento sociale e sicuramente subirà delle influenze dal mondo sociale intorno a sé. Sembra che l’auto avrà un nuovo ruolo importante dopo la crisi perché la mobilità di massa ha subito un cambiamento psicologico. Nella vita quotidiana l’automobile potrebbe diventare ancora più importante perché verrà vista come un luogo sicuro dalle persone. Gli scenari che si aprono possono essere molteplici, la recessione che potrebbe seguire al coronavirus potrebbe essere un’occasione per accelerare il processo di elettrificazione dei veicoli di massa, oppure frenarlo perché non verrà più ritenuta una priorità. Tutto può accadere, non ho una risposta precisa, ma tutto questo lascerà un segno. Rimaniamo comunque ottimisti.
Quanto è importante per te l’ispirazione dall’esterno?
Posso ritenermi fortunato perché la mia ispirazione per il design automobilistico mi arriva tutti i giorni e in qualsiasi momento. Cerco di tenere sempre la mia mente attiva anche se mi trovo in casa o non posso viaggiare come in questo momento. Certo oggi le tendenze possono anche apprendersi da internet o dai social network come Instagram. Tutti pubblicano contenuti oggi con una velocità impressionante. Il mio lavoro è quello di garantire e preservare l’unicità del Dna stilistico di Lamborghini. Siamo un’icona. Abbiamo un linguaggio di design puro. Faccio sempre attenzione a non progettare qualcosa di simile a qualcosa di esistente. Aspettatevi l’inaspettato.
Il mio desiderio è creare una Lamborghini sempre nuova e diversa. Spesso faccio un confronto musicale, prendiamo la musica e le band che hanno successo da molti anni: i Depeche Mode, pur essendo sul mercato da moltissimi anni, riescono a rinnovarsi continuamente senza stravolgersi, intervenendo sul suono con elementi sempre nuovi. Anche noi dobbiamo fare lo stesso: rinnovarci pur rimanendo riconoscibili.