«Con la nuova C4 abbiamo unito due mondi: quello delle berline, con il tipico confort che le contraddistingue, e quello dei Suv, più moderni e versatili grazie alla posizione di guida rialzata che infonde sicurezza». Pierre Leclerq, responsabile del design Citroën, racconta la genesi della nuova C4, completamente rivoluzionata rispetto alla generazione precedente in design ed equipaggiamenti.
«Questa vettura inaugura un nuovo corso stilistico per i modelli di serie e mette in pratica quanto visto sulla concept car 19_19, prototipo realizzato per celebrare i nostri cento anni di attività che anticipava le forme e i particolari dei nostri dei nostri futuri modelli», continua Leclerq. Lunga 4,36 metri, larga 1,80 e alta 1.52, la nuova C4 può essere scelta con motorizzazione benzina, diesel o elettrica. Le differenze estetiche tra le versioni a motore termico e quella a zero emissioni non sono marcate: «Ovviamente la ë-C4 non ha il tubo di scarico ed è caratterizzata da cromie dedicate. Non credo infatti che ci debba essere uno stacco sostanziale tra le diverse versioni», dice il designer francese. In effetti, anche nell’allestimento a zero emissioni, il cofano è alto e robusto, così come il passo di 2,67 metri è rimasto invariato.
«Gli sbalzi anteriori e posteriori ridotti, le ruote grandi, le linee decise, conferiscono alla C4 una silhouette che sembra pronta a scattare». Il frontale, con la firma luminosa a forma di V, riprende i nuovi codici estetici di Citroën, visti sulla CXPerience Concept e sulla Ami One, evoluzione naturale del frontale con i proiettori su due livelli. Il dettaglio preferito? «Lo chevron cromato che si estende per tutta la larghezza del veicolo nel frontale, replicato al posteriore dalla fanaleria a Led», conclude Leclerq.