Nell’universo delle macchine agricole si dispiegano spesso sorprendenti spazi per l’innovazione tecnologica più spinta: la specificità dell’ambito di applicazione, insieme alla formazione e alla professionalità di chi fruisce dei veicoli, conduce infatti alla volontà progettuale di immaginare soluzioni avanzate, all’altezza delle impegnative esigenze d’uso. Tale prospettiva assume un valore di assoluta eccellenza per l’ultima creazione del gruppo CNH Industrial, STEYR Konzept, espressamente votata allo studio di scenari mai esperiti e insignita, non a caso, del premio 2020 MUSE Design Awards per la categoria Concept Design.
Concetto rivoluzionario
«Si è trattato di un’esperienza di sviluppo davvero entusiasmante», racconta soddisfatto David Wilkie, direttore del design del gruppo: «Già in passato avevamo lavorato su prototipi futuribili, ma qui era necessario spingersi molto oltre, poiché si partiva dal foglio bianco e da un concetto tecnicamente rivoluzionario, la propulsione ibrida. Abbiamo scelto di conservare le proporzioni di un trattore di oggi, affinando semmai la funzionalità di alcune componenti, eppure sotto la cabina è racchiusa un’impostazione mai vista in precedenza».
Quattro motori elettrici
«Proprio così», conferma Pierpaolo Biffali, a capo dell’ingegneria alla FPT Industrial, argomentando diffusamente le ragioni alla base del salto evolutivo. «L’obiettivo complessivo consisteva nell’impiegare quattro motori elettrici, uno per ruota, per migliorare drasticamente l’efficienza del trattore, peraltro identificabile come un cosiddetto “general purpose” e destinato dunque all’espletamento di diverse mansioni».
Incrementi di potenza progressivi
«Il motore termico viene impiegato solo per la ricarica delle batterie e gira a velocità costante, mentre qualunque carico viene affrontato grazie a un incremento della corrente, offrendo un flusso di potenza molto regolare. Durante il lavoro agricolo varia la richiesta di energia, ad esempio quando viene arato un campo che presenta diverse condizioni del suolo. Questo motore fornisce incrementi di potenza progressivi quando il carico di trazione aumenta, per un funzionamento più fluido e confortevole. Oltre a ciò, naturalmente, le emissioni possono ridursi anche del 10 percento, rendendone più sostenibile l’utilizzo in aziende agricole ubicate in prossimità di centri abitati».
Un telaio a trave centrale
Tali premesse hanno generato una struttura pressoché unica, organizzata attorno a un telaio a trave centrale che contiene gli accumulatori e su cui sono articolate le sospensioni a quattro ruote indipendenti, ognuna con un singolo braccio. «Tutte le superfici che caratterizzano questi elementi sono state disegnate espressamente, quasi si trattasse di porzioni da mostrare, integrando a pieno titolo il processo di definizione delle linee», spiega Stefano Fincato, senior designer.
Abitacolo tecnologico e confortevole
Nell’abitacolo, infine, si esplica appieno il desiderio di soddisfare le aspettative professionali di chi vi trascorrerà numerose ore al giorno. Agli schermi poco invasivi e scevri delle informazioni inutili si accostano materiali votati al benessere, rivela Isabella Burgio, responsabile del Colour&Trim. Quando poi viene aperta (elettricamente) la porta, alcuni scalini appaiono in automatico e il sedile ruota verso il guidatore per invitarlo all’ingresso: benvenuti nel futuro.
(Articolo completo in A&D n. 243)