La McLaren Elva unisce passato e presente del costruttore inglese. I suoi volumi morbidi e avvolgenti richiamano alcuni celebri modelli progettati da Bruce McLaren negli anni ’60, come M1A, M1L, M1B e M1C, mentre tecnologia di bordo, materiali e guidabilità appartengono al presente di McLaren. Prodotta in appena 149 esemplari a un prezzo di 1,7 milioni di euro, la Elva è una roadster a due posti che si inserisce nel segmento Ultimate Serie, quello dedicato alle McLaren più esclusive. «Con questa vettura così speciale volevamo creare una roadster che offrisse un’esperienza di guida il più possibile a contatto con gli elementi esterni. I volumi scolpiti, ispirati alla Formula 1, creano un corpo scultoreo unico tra interni ed esterni in un innovativo esempio stilistico che possiamo definire “blurred boundaries”, confini sfumati», ha dichiarato Robert Melville, Design Director di McLaren. Le linee e i materiali, in particolare la fibra di carbonio, corrono dall’esterno verso l’interno creando un ambiente unico e connesso.
La lavorazione del materiale composito ha portato alla realizzazione di pezzi unici come il guscio anteriore che ha uno spessore di soli 1,2 mm e avvolge l’intero muso del veicolo. Il frontale che punta verso il basso e i parafanghi pronunciati regalano alla vettura una certa drammaticità, così come le porte con apertura verso l’alto a forbice. Corpo vettura e telaio sono interamente realizzati in fibra di carbonio per un peso totale sotto i 1.148 Kg e prestazioni da brivido: il 4.0 V8 biturbo da 815 cavalli è in grado di farla schizzare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi e da 0 a 200 in soli 6,7 secondi.
Abbiamo guidato la vettura sulle strade della Costa Azzurra e del Principato di Monaco, apprezzando particolarmente il nuovo sistema brevettato l’Active Air Management System (AAMS), studiato dagli ingegneri McLaren per proteggere i passeggeri dall’aria e impedire l’ingresso nell’abitacolo dei piccoli corpi esterni sollevati dalle gomme degli altri veicoli. L’aria viene incanalata all’interno del muso ed esce direzionata verso il posteriore da un’apertura sul cofano a forte velocità creando così una bolla. Il tutto viene agevolato da un deflettore che esce verticalmente dal cofano per circa 15 centimetri quando si supera la velocità di 20 km/h.
Entrati nell’abitacolo si viene avvolti dai sedili sportivi, altamente contenitivi ma confortevoli grazie a un sistema di regolazioni specifico che permette di trovare sempre la giusta posizione di guida. L’assenza di parabrezza, montanti e tetto permette di godere di un’ottima visibilità: davanti al pilota c’è il quadro strumenti la cui regolazione avviene in coppia col volante e che integra nella parte alta le regolazioni per la dinamica del veicolo e le modalità di guida. Tutto è a portata di mano per la minor distrazione possibile e il massimo focus sulla strada. Il sistema infotainment si controlla da un monitor touchscreen ad alta risoluzione da 8 pollici montato in posizione centrale e rivolto verso il guidatore. All’interno dell’abitacolo è possibile stivare due caschi.
Per il capitolo colori e materiali la Elva è completamente personalizzabile grazie al programma “Special Operations” dedicato alle McLaren più esclusive. Dalle cromie per gli esterni sostanzialmente illimitate che includono anche livree storiche che riprendono le vetture da corsa del marchio inglese, agli interni, alle ruote con finiture specifiche. Per i più esigenti è possibile avere anche il badge in oro bianco 18 carati o platino e, se questo non dovesse bastare, c’è anche una copertura del vano motore in oro 24 carati.