La Renault Arkana è una dimostrazione dell’impegno della Casa verso la mobilità del futuro. Per numerosi motivi. Ad iniziare dall’architettura del corpo vettura, che sdogana la carrozzeria Suv-coupé in segmenti non premium, proponendo forme che fino ad oggi erano riservate a modelli del calibro della BMW X6 e di concorrenti di pari lignaggio. Poi, si inserisce nel solco della transizione energetica che sta animando il brand al grido “Renaulution” e accoglie in gamma la versione E-Tech, ibrida in grado di viaggiare fino all’80% del tempo in elettrico quando si affrontano tragitti urbani e di percorrere, sempre in città, 3 km completamente a zero emissioni. Merito di una batteria da 1,2 kWh e di un motore elettrico che è abbinato a un 1.6 benzina.
Proiettata in avanti, l’auto sottolinea però un legame con il passato della Casa, e più precisamente con quella Renault 16 TX arrivata agli inizi degli Anni 80 che scombussolò il mercato con una carrozzeria due volumi allungata, quasi da station wagon, linee eleganti e contenuti di qualità: fu una cosa nuova, e fu la prima Renault ad avere 4 finestrini elettrici, interni in pelle di serie, chiusura centralizzata e cambio automatico a controllo elettronico.
La Arkana è stata definita “SUVversiva” e, slogan a parte, è davvero un modello unico sul mercato, per quanto – ironia della sorte – ne esista uno omonimo prodotto e venduto in Russia che è molto simile nell’aspetto e tutto diverso per piattaforma e architettura. Laurens van den Acker, a capo del design del Corporate Design Renault, usa queste parole per descrivere la Arkana: «È originale, in grado di coniugare l’eleganza di una berlina con le linee decise di un suv. Ha forme atletiche e forte personalità, ed è una Renault a tutti gli effetti grazie ai numerosi rimandi stilistici comuni ad altri modelli in commercio». L’auto sottolinea la propria doppia anima proponendosi a listino in due allestimenti: Intens e RS Line, il primo più votato all’eleganza, il secondo dall’animo più sportivo.