Una gran turismo elettrica per viaggiare a cielo aperto nel futuro. Audi ha svelato a Monterey la Skysphere, concept car di GT cabriolet che anticipa i canoni stilistici che il costruttore tedesco adotterà per i suoi modelli di domani. La Skysphere è la prima di una famiglia di concept car che arriveranno nei prossimi mesi: la Grandsphere verrà presentata a settembre al Salone di Monaco e la Urbansphere debutterà nel 2022. La Skysphere è stata progettata in maniera completamente virtuale presso l’Audi Design Studio di Malibù diretto da Gael Buzyn, mentre il modello fisico è stato costruito presso la sede centrale di Ingolstadt.
«Le nuove tecnologie ci hanno consentito di creare un modello unico tra elettrificazione, digitalizzazione e guida autonoma», dice Buzyn. A seconda della modalità di guida selezionata la Skysphere cambia completamente carattere e fisionomia. «In GT Mode la guida è autonoma. Dal cruscotto scompare il volante e la vettura si allunga di 250 millimetri, consentendo il massimo passo per un viaggio in totale relax». In questa modalità la vettura è lunga 5,19 metri. In Sport la Skysphere è in grado di accorciarsi arrivando a una lunghezza di 4,9 metri, mentre volante e pedali tornano al loro posto originario. «Questa è la modalità studiata per ottenere il massimo piacere di guida anche grazie alla potenza totale di sistema di 465 kW e 750 Nm di coppia».
Nel pianale della Skysphere c’è il pacco batterie da 80 kWh che permette un’autonomia dichiarata di 500 chilometri. Il design degli esterni è caratterizzato da un corpo vettura elegante grazie a volumi complessivi morbidi ma definiti da poche linee nette. Al centro del frontale spicca la grande griglia ottagonale piena, reinterpretazione del famoso single frame Audi, mentre i proiettori sono posizionati in alto nella sua parte più estrema. Le aperture funzionali al raffreddamento degli elementi tecnici sono confinate nella parte bassa dell’anteriore. Se la fiancata risulta affusolata e dona le proporzioni giuste a tutto il modello, l’elemento che dona carattere al posteriore è la linea di Led a effetto tridimensionale che attraversa la Skysphere per tutta la sua larghezza.
«Gli interni sono stati disegnati intorno a guidatore e passeggeri». Nella modalità autonoma l’abitacolo è uno spazio aperto, l’elemento principale è il grande pannello a tutta larghezza (1.415 mm) che mostra le funzioni multimediali della vettura. I passeggeri si accomodano su due grandi poltrone e si godono il viaggio circondanti da materiali di pregio che creano un ambiente lussuoso e moderno. «Al tocco di un tasto situato nel mezzo della consolle centrale la Skysphere si può trasformare da ammiraglia di lusso a sportiva ad alte prestazioni. Siamo riusciti a disegnare due auto in una», conclude Gael Buzyn.