Durante il lockdown a causa della pandemia di Covid-19 quattro aziende britanniche hanno lavorato a un’auto sportiva completamente elettrica, senza tetto e a due posti con l’obiettivo di mostrare come potrebbe essere il futuro delle vetture ad alte prestazioni. Progettata seguendo uno stile ispirato alla natura, con superfici scultoree e una purezza nel design, la concept car Aura utilizza materiali compositi in fibra naturale, energia elettrica pulita e ha look decisamente moderno.
Il design della vettura è stato realizzato da Astheimer Design, uno studio britannico specializzato nella fornitura di soluzioni di mobilità per un futuro sostenibile. La volontà del centro stile era quella di realizzare un design puro, semplice, iconico con volumi scolpiti per ottenere un basso coefficiente di resistenza all’aria. L’obiettivo è stato raggiunto grazie alla previsione di alcuni elementi stilistici e funzionali che hanno massimizzato l’efficienza del veicolo: dai copriruota posteriori, alle griglie completamente chiuse all’ampio diffusore posteriore. Caratteristiche che portano Aura a utilizzare meno energia, aumentando la sua autonomia reale.
«Il tema del design a goccia è definito dalle due linee chiave che corrono per tutta la lunghezza del veicolo, avvolgendo l’abitacolo. Il linguaggio del design è una purezza scultorea con dettagli “tech”. La parte anteriore del veicolo ha volumi più pieni combinati con un muso basso e cortine d’aria che incoraggiano il passaggio dell’aria con il minimo disturbo, riducendo l’area frontale e la zona di alta pressione nella parte anteriore della vettura», racconta Tom Strong, senior designer di Astheimer Design.
L’interno e il singolo sedile a doppia panca avvolgono il guidatore e il passeggero facendoli sentire parte del veicolo e migliorando l’esperienza di guida. «Per tutto il programma abbiamo adottato un processo di progettazione e sviluppo completamente digitale. L’uso di strumenti di visualizzazione VR, e la fresatura dell’intento progettuale in scala ¼, ci ha permesso di rivedere e perfezionare il progetto fino alle superfici A finali e al congelamento del progetto», continua Tom Strong. Aura è alimentata da un propulsore completamente elettrico a trazione posteriore ed è in grado di raggiungere un’autonomia di circa 400 miglia grazie a due batterie da 44 kWh (88 kWh totali).