Si è aperta mercoledì 6 ottobre, nel giorno in cui Giovanni Michelotti avrebbe compiuto 100 anni, la mostra dedicata al designer italiano al Museo dell’Automobile di Torino. La rassegna “Michelotti world”, che resterà aperta fino al 9 gennaio 2022, ripercorre la vita professionale di questo grande protagonista del car design attraverso l’esposizione di alcuni dei suoi modelli più iconici e la raccolta di un centinaio di disegni, selezionati dal figlio Edgardo tra i quasi 6.000 presenti nell’archivio di famiglia.
La mostra si apre con una bicicletta e una tuta da lavoro sullo sfondo di una gigantografia dei vecchi Stabilimenti Farina. È proprio nei capannoni di Corso Tortona 12, infatti, che un giovane Giovanni Michelotti ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo del design. Da subito distintosi per la capacità di anticipare i tempi tanto a livello stilistico quanto tecnico, non ha mai legato i suoi lavori ad un singolo brand, lavorando come “freelance” per tutta la sua carriera.
Alla sua matita si devono alcuni modelli che hanno fatto la storia dell’auto come la Alpine A110, oltre al merito di aver risollevato le sorti di marchi come BMW, che negli Anni ’60 viveva un periodo di “stagnazione stilistica”. La parte finale della mostra è dedicata all’ultima fase creativa di Michelotti, quella che il designer ha dedicato alla ricerca di soluzioni per la mobilità di domani, ben rappresenta dalla concept LEM, il Laboratorio Elettrico Mobile del 1974.
Osservando le auto e i progetti in mostra, al termine del percorso viene naturale chiedersi quale sarebbe stato l’impatto di Michelotti sull’auto se non si fosse spento proprio a cavallo della rivoluzione tecnologica che ha investito il settore dell’automotive design all’inizio degli Anni 80. Nessuno può saperlo, ma di certo una parte della strada che sta ora percorrendo il mondo dell’auto è stata tracciata proprio da Michelotti.