«Amo venire qui a Villa d’Este, camminare tra le vetture d’epoca e scoprire dettagli che non conoscevo ancora. È una celebrazione del design». Per Adrian van Hooydonk, responsabile del BMW Group Design, il Concorso d’Eleganza che si svolge ogni anno sulle rive del lago di Como è un appuntamento imperdibile.
Verso la sostenibilità
Per questo il Gruppo BMW, partner dell’evento da molti anni, ha inaugurato l’edizione 2021 del Concorso d’Eleganza Villa D’Este riunendo le sue concept car Vision iNext, i4 Concept e i Vision Circular, «espressione dei temi a cui lavoriamo intensamente per una mobilità sempre più elettrica e connessa, o digitalizzata se preferite. Soprattutto, dobbiamo diventare molto più sostenibili», spiega Van Hooydonk.
“I clienti hanno fiducia in noi”
Il marchio BMW è stato associato per decenni agli slogan “The ultimate driving machine” e “Freude am Fahren” (il piacere di guidare), non sembra un po’ strano pensare a una BMW del futuro come a un salotto in cui viaggiare senza essere alla guida? «Vendiamo le nostre vetture anche in paesi con limiti di velocità severi, come l’Olanda da cui provengo. Credo che il cliente continuerà a fidarsi di BMW perché sa come si fanno le automobili».
La i Vision Circular
E infine l’ultima concept car, la i Vision Circular, «la piccola monovolume che abbiamo disegnato per il salone di Monaco, ideata per la città. Ha un’impronta a terra simile a una i3 ed è un’elettrica pura, ovviamente. È un laboratorio pieno di idee per come arrivare a un’economia circolare, ogni aspetto è stato disegnato per essere disassemblato, recuperato e riutilizzato. Oggi si può già reimpiegare il 40% di una nostra auto, dobbiamo fare di più. È un processo che va concepito sin dall’inizio, cosa che rende il nostro compito un po’ più complesso, ma fa parte del lavoro di industrial designer».
Ridurre per massimizzare
Ripensare tutto e ridurre: «Sul frontale delle auto di oggi, nel solo gruppo ottico si contano circa 60 pezzi diversi. Guardando l’anteriore della i Vision Circular si vede che abbiamo sostituito il cromo con la luce. Ma è sui materiali che stiamo facendo un grande lavoro di ricerca, vogliamo introdurne di nuovi riciclati al cento per cento o di origine completamente naturale. Lavoriamo con i nostri ingeneri e con i fornitori e questi ultimi avranno un ruolo fondamentale per lo sviluppo di materiali innovativi e sostenibili».
L’emotività rimane al centro
Materiali sostenibili, riciclabili e non energivori: «In futuro potrebbero esserci anche limitazioni non solo in base a quanta energia consuma la tua auto elettrica, ma anche a quanta ne è stata necessaria per produrla in tutti i suoi componenti. Noi guardiamo già avanti, per la massima efficienza, dall’aerodinamica al peso dei componenti, ai processi. Vogliamo che anche il nostro linguaggio formale si riduca, meno linee ma “super-sharp”, così da esprimere un carattere più forte con meno elementi», preannuncia Van Hooydonk. Ma ci rassicura subito: «La decisione di acquistare una BMW è emozionale. Vogliamo continuare a creare forme che siano qualcosa di più che funzione».
(Articolo completo in A&D n. 251)