Un veicolo autonomo a metà tra una berlina e una monovolume per viaggiare nel futuro in totale comfort pensato come uno spazio per lavorare, rilassarsi e, addirittura, dormire durante i viaggi come accade durante un lungo volo in business class. Si chiama Gen.Travel (design story completa sul prossimo numero di Auto&Design) ed è una concept car sviluppata dal centro stile del gruppo Volkswagen a Postdam (Future Center Europe) guidato da Peter Wouda, sotto la superivsione di Klaus Zyciora, capo del design del gruppo Volkswagen. «Gen.Travel ci offre uno sguardo sul viaggio del futuro mostrando come sarà la guida autonoma. Questa concept incarna un design visionario e distintivo che richiama anche grandi capolavori del passato come la Tropfenwagen di Eduard Rupert del 1921», ci racconta Klaus Zyciora.
Il Gen.Travel ha un concetto interno modulare che può essere personalizzato per ogni viaggio e prenotato seguendo l’idea “Mobility-as-a-Service”. A seconda della configurazione la cabina assume un layout differente e può arrivare ad ospitare fino a quattro persone. Nella modalità Business, pensato per i viaggi d’affari, ci sono quattro comode poltrone e un tavolo al centro, mentre in Family il tavolo scompare e le poltrone modulari. Tra le novità più importanti c’è la modalità notturna che trasforma le poltrone in due letti che possono assumere una posizione completamente orizzontale. L’illuminazione dinamica all’interno dell’abitacolo evita il pericolo di cinetosi (cinetosi).
Il sistema di illuminazione della vettura influenza anche la produzione di melatonina per aiutare i passeggeri ad addormentarsi e svegliarsi naturalmente, mentre tutti gli elementi HMI (interfaccia uomo-macchina) sono prodotti utilizzando materiali sostenibili, combinati con materiali riciclati o naturali. Gli esterni futuristici si dividono in due parti: la cabina in vetro trasparente è inglobata nella parte inferiore e la linea di cintura è molto bassa per massimizzare la visuale dall’interno.
Per il massimo comfort, Gen.Travel ha le sospensioni attive eABC (Active Body Control elettriche) che calcolano i movimenti verticali e laterali come accelerazione, frenata o svolta in anticipo e ottimizzano di conseguenza lo stile di guida e la traiettoria da seguire. L’intelligenza artificiale (AI) e il cosiddetto plotone – guida completamente autonoma nei convogli – vengono utilizzati per aumentare ulteriormente la portata per i viaggi a lunga distanza.