In occasione delle celebrazioni per il centenario della collaborazione tra Alfa Romeo e Zagato, iniziata nel 1921 con la Tipo G1, il carrozziere milanese ha scelto di ricordare questo importante anniversario con la creazione di un nuovo modello. L’idea era quella di celebrare l’attuale produzione Alfa Romeo di Giulia e Stelvio, unitamente al leggendario motore 6 cilindri nella sua ultima evoluzione GTAm con una Carrozzeria due porte Coupé Zagato in fibra di carbonio e passo accorciato: ecco com’è nata la Giulia Swb Zagato. Il progetto ha da subito incontrato l’interesse di un cliente tedesco, selezionato tra i collezionisti Zagato con molte vetture del Biscione in garage tra le quali, oltre una rara 8C Competizione, le recentissime Giulia Quadrifoglio nelle sue varie edizioni speciali, incluse GTA e GTAm.

Per quanto riguarda, il Design, se per il Centesimo anniversario dalla Fondazione di Alfa Romeo (1910-2010), Zagato scelse il tema “TZ”, realizzando la TZ3 Corsa con motore 8C – vincitrice a Villa D’Este – seguita dalla TZ3 Stradale su base Chrysler Viper e subito battezzata dalla stampa internazionale come la prima Alfa Romeo Americana – per questo nuovo doppio anniversario il tema è stato invece “SZ”. TZ ed SZ vantano due linguaggi di design diversi ma entrambe vestono il concetto Zagato di Granturismo. Il Design del prototipo Giulia SWB (short wheelbase cioè passo corto) Corsa, è quindi, una naturale evoluzione dei modelli Alfa Romeo SZ a partire dalla versione Codatronca, nata nel 1961, e che dominò la sua Classe GT nel 1962 – 1963 fino alla più recente S.Z. il cui frontale ha ispirato il trattamento anteriore della recentissima Tonale.

Al contrario della S.Z. del 1990, basata sulla Alfa Romeo 75 Evoluzione, che non aveva il passo accorciato, questo nuovo prototipo è stato denominato “SWB” perché sviluppato internamente da Zagato dal pianale modulare Giorgio di Giulia e Stelvio, ottimizzandone sbalzi e passo, proprio, nel solco della tradizione sportiva Zagato. Il processo di Design è stato svolto secondo l’idea Zagato di Team-work, chiedendo il supporto sin dall’inizio di Alejandro Mesonero (Head of Alfa Romeo design), e del suo team. L’ideazione, lo sviluppo e la produzione della vettura sono state, invece, interamente ed autonomamente eseguite dal carrozziere milanese senza supporti esterni. La presenza del marchio Alfa Romeo sulla vettura è a soli fini descrittivi e promozionali della stessa e della scelta di Zagato di ispirarsi alla Alfa Romeo S.Z. «Alfa Romeo “SZ”, una sigla che evoca emozioni, radica le sue origini nella storia profonda dei carrozzieri, quella delle vetture fatte con la cura sartoriale di chi veste in modo speciale una meccanica secondo il pensiero, la cultura di quegli atelier che come Zagato, in questo caso, hanno interpretato il marchio del biscione. La filosofia di questa nuova SZ del 2023 è quella del 1960, fatta di una carrozzeria guidata dalla semplicità, dall’aerodinamica, dall’alleggerimento fisico», ha dichiarato Mesonero-Romanos.