Per un verso, una dirompente crossover dal parabrezza verticale, anticonformista in ogni dettaglio e concepita intorno a un criterio di semplificazione (il principio dell’“abbastanza”: evitare gli eccessi di tecnologia). Ovvero, superfici vetrate audaci per ridurre l’irraggiamento solare e l’impiego del climatizzatore, paraurti identici davanti e dietro, sedili assemblati grazie a soli tre componenti, plancia capace di rinunciare a un proprio software per avvalersi dello smartphone. Dall’altra parte, una collezione di oggetti d’arredo eteroclita, ma spesso imperniata sulla sostenibilità e sempre accompagnata da iniziative di sensibilizzazione.

Per il secondo anno, Citroën ha partecipato alla settimana del design presso lo showroom Rossana Orlandi, nel quale al contempo trovavano sede la rassegna RoCOLLECTIBLE 2023 e il progetto RoGUILTLESS PLASTIC 2023, orientato a una gestione più virtuosa dei materiali sintetici. «È un onore calcare di nuovo questo luogo storico della creatività, in un periodo così fervido» si entusiasma Pierre Leclercq, a capo dello stile Citroën. «Soprattutto, qui possiamo mostrare le soluzioni anticonvenzionali che perseguiamo con convinzione – e io personalmente amo molto – a osservatori davvero curiosi e ricettivi, diversi da chi si incontra nei classici motorshow. Ci siamo perfino concessi un giro sul prototipo nelle strade dei dintorni, in un’esplosione di occhi stupiti e commenti positivi!».

Se poi nel 2022 una sfilata di personalizzazioni firmate disegnò inedite grafiche sul quadriciclo Ami, stavolta la concept Oli (il cui nome, quasi in rima con l’altro, significa “olistico” ma anche “all-ë”, “tutta-elettrica”) gioca su un piano più profondo. «Le parti riciclate per il cofano anteriore e la moquette dell’abitacolo dialogano da vicino con la ricerca dei designer, all’insegna del medesimo messaggio: non tutto appare chiaro e definitivo, ma si percorre la via dell’ecologia anche senza certezze. Perfino il pavimento dello stand, per coerenza, viene realizzato in materiali di recupero». D’altronde Rossana Orlandi, autentico emblema delle gallerie milanesi e di recente insignita del Compasso d’Oro alla carriera, secondo la Casa «ha subito colto e apprezzato il carattere moderno e l’originale design della vettura». Integrandola, significativamente, alla variopinta messe di oggetti e persone di cui i suoi spazi brulicavano. Tanto che più di qualcuno si è informato in merito a possibilità d’acquisto e prezzo…