Non una Renault Clio completamente nuova, ma un restyling accurato che anticipa alcuni dei temi stilistici e di contenuto che la Casa estenderà presto al resto della produzione. Così la quinta generazione del best seller Renault affronta il giro di boa della sua carriera, in arrivo sulle strade verso la fine dell’anno. La nuova Clio è il manifesto di un linguaggio di impronta “tecno” e “green” che non cancella però del tutto motivi e ispirazioni della serie precedente: nel frontale, che è la parte ridisegnata più a fondo, spicca il logo “Nouvel’R” in cromo satinato, dalla nuova grafica composta da due losanghe affiancate/sovrapposte. Rimane incastonato su un supporto da cui partono due barre orizzontali collegate ai fari, ma più sottile, a sovrastare una calandra dalla trama digitale oggi sempre più di moda, sfumato verso i bordi grazie a un gioco di forme. La parte inferiore conserva invece l’ispirazione al mondo delle competizioni.
Gli elementi più caratteristici sono però ai due lati del frontale stesso: le grandi “bocche” del modello precedente sono sostituite da un complesso motivo verticale che integra luci diurne a segmenti, un motivo ripreso anche all’interno dei fari stessi dove scompare il “C-Shape”, il profilo a C caratteristico dell’ultima generazione di modelli Renault. All’interno, i gruppi di lampade tutte rigorosamente a Led passano da tre a un massimo di cinque a seconda del livello di allestimento.
Le forme della carrozzeria per il resto rimangono le stesse, come le line del cofano e la scalfatura nella parte alta dei parafanghi in cui trovano alloggio loghi che identificano allestimenti particolari come Esprit Alpine, nuovo trim level sportivo inaugurato su Austral. Posteriormente, a parte il nuovo logo, l’unico elemento rimodellato è lo scudo posteriore con due griglie ai lati e una finitura superficiale che passa dal nero opaco al nero lucido fino al grigio, anche qui in base al livello di equipaggiamento. La differenza più vistosa tra una versione e l’altra è però nei diffusori, che comprendono anche gli scarichi sulle versioni con soli motori endotermici, assenti invece sulla versione ibrida.
Nell’abitacolo le evoluzioni sono più lievi a livello estetico e più di contenuto, nel senso che qui è dove l’anima ecologica si esprime maggiormente attraverso tessuti e materiali a basso impatto ambientale: la pelle naturale è stata interamente abolita mentre plancia, pannelli porte e sedili sulla versione Tecno in particolare sfoggiano rivestimenti composti al 60% di tessuto biologico a base di cellulosa.