GFG Style, design house di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro, ha presentato cinque nuovi modelli di hypercar elettriche disegnate per Laffite Automobili in occasione del Gran Premio di Formula 1 di Miami. In circa 6 mesi GFG Style ha creato un nuovo family feeling declinato per ognuna delle auto realizzate. Sotto la direzione di Fabrizio Giugiaro, la GFG Style ha progettato e realizzato la Atrax, hypersuv estremo (2+1) per uso fuoristradistico e una versione stradale, appunto, la Atrax Stradale.

Atrax si propone come un Suv sportivo dalla forma esasperata ed estrema con volumi importanti e un’abitabilità generosa, consentendo un’architettura di 2 posti +1. «Siamo partiti dalle enormi ruote all-terrain di quasi un metro di diametro che generano parafanghi importanti modellati con passaruote applicati dalle forme molto ricercate in carbonio a vista. La fiancata è semplice con la linea di cintura ben proporzionata e la porta che si alza a farfalla con un unico finestrino che scende regolarmente. La particolarità della porta è la presenza del montante A “staccato” che funge da elemento aerodinamico nel punto più delicato dei flussi», spiega Giugiaro.

La Barchetta ha un doppio parabrezza e i cockpit separati e, nella variante chiusa, diventa un modello a sé stante: la Barchetta Coupé. La Barchetta si presenta con due forti particolarità: due posti separati, ben due parabrezza individuali e l’halo, di derivazione Formula 1, decisamente insolito per una vettura aperta e omologata che dà il massimo della sicurezza. «La scelta di una doppia cupola prende spunto da una idea di mio padre Giorgetto del 1959, poi riproposto nel prototipo Aztec del 1988», spiega Giugiaro. Per accedere all’interno, i due cockpit i si sollevano in maniera indipendente ma contemporaneamente alle porte, creando un movimento spettacolare. Il frontale conferma gli stilemi Laffite con la particolarità della doppia fanaleria ben delineata e separata da un grande alettone integrato. L’elemento stilistico del progetto è determinato dalla struttura ad arco che rende la linea di fiancata continua nella parte superiore e si appoggia ai grandi montanti B di forma alare.

Laffite LM1 invece è una vettura sportiva derivata dalle corse endurance ma omologata per la strada. La mission della LM1 è quella di concepire una forma su un mezzo essenzialmente destinato alle corse ma che è omologabile per uso stradale, introducendo un comfort inaspettato a tutti gli effetti. Le linee sono disegnate dal vento, ma pensate in tutti i suoi aspetti stilistici per renderla ancora più attraente e senza compromessi. Il frontale basso è ben caratterizzato dai fanali della famiglia Laffite. La parte centrale del cofano è nero e ospita una grande uscita d’aria centrale, mentre sui parafanghi verniciati sono ricavate delle alette attive. La cupola/cockpit è strettissima, a forma di goccia, e con una larghezza massima di 90 cm come prevede la regolamentazione delle vetture da corsa di questa tipologia. L’andamento del parabrezza avvolgente prosegue nelle porte creando i finestrini laterali che scendono fino al montante B, che ha una grafica simile a quella presente su Atrax ma che genera qui due piccoli finestrini.