Dal 30 giugno al 3 luglio, gli studenti del Royal College of Art (RCA) presentano RCA2023, una serie di mostre ed eventi nei campus di Battersea e Kensington e online sulla piattaforma digitale RCA2023. Riunendo lavori provenienti dalle quattro scuole dell’RCA – Architettura, Arte e Scienze umane, Comunicazione e Design, oltre all’Intelligent Mobility Design Centre – la scuola presenterà i lavori dei giovani artisti, designer, architetti e creativi emergenti prima della loro laurea. Nel complesso, le mostre e gli eventi propongono soluzioni di design e risposte artistiche ai problemi che affliggono la società e il pianeta oggi, con cinque tematiche comuni che creano un collegamento tra tutte le opere: Atemporalità, Insieme, Coscienza, Cose e Interattività.

L’atemporalità è un tema prevalente in tutto l’RCA2023, con gli studenti che considerano il passato, il presente e il futuro, nonché il trascorrere del tempo. In “Wish you were here”, Ken Nwadiogbu (MA Painting) attinge all’esperienza personale per esplorare l’effimero della memoria, utilizzando una tavolozza che ricorda le immagini termiche, facendo pulsare i soggetti di energia. Juliet Ferguson-Rose (MA Ceramics & Glass) usa il linguaggio dell’argilla e gli strati nascosti per rivelare il bisogno umano di creare, conservare e ricordare, mentre Parade of Pause, un progetto di gruppo degli studenti del MA Curating Contemporary Art, è una parata che intreccia registrazioni sul campo e improvvisazioni dal vivo con oggetti, nata dall’obiettivo di omogeneizzare il ritmo a un ritmo lento condiviso collettivamente, in deliberato contrasto con la rapida velocità della cultura consumistica e il ritmo che travolge Londra come città.

Thinginess, un’attenzione alla realtà materiale, si esprime in una miriade di progetti degli studenti, tra cui “Dissolving Lines” di Adi Avidani (MA Ceramics & Glass), un’indagine sulla morfologia di un cubo diviso, che esplora l’interazione tra morbidezza e durezza, dinamismo e stasi. “Saltscapes”, una serie di mobili di Julia Brière (MA Design Products) esamina il sale come materiale da costruzione alternativo, dato che il riscaldamento globale aumenta l’abbondanza di sale e ne riduce il costo. Ella Adiki Nartey (MA Interior Design) mira a promuovere il design circolare attraverso “Waste Not”, un ristorante a zero rifiuti che incorpora biomateriali ricavati dagli scarti alimentari, mentre la materialità è una componente chiave del lavoro di Euan Evans (MA Print), che ha creato una serie di oggetti che riflettono le idee della casa dell’artista in Cornovaglia e i manufatti che i suoi genitori hanno raccolto e scavato dalle comunità del passato della zona.

La coscienza è al centro di numerosi progetti di RCA2023, con manifestazioni diverse. Valerie Bernardini (MA Ceramics & Glass) crea pezzi scultorei in porcellana e vetro come metodo di trasposizione delle emozioni, evocando movimento e sensazioni attraverso forme organiche complesse e smalti sperimentali, mentre Amelia Peng (MA Textiles) presenta un campione di “Music-Mind-Textile”, un progetto collaborativo che integra musica interattiva e tessuti soft-system per esplorare la pace interiore, e che è stato esposto alla London Design Biennale di quest’anno. Évelin Maier (MA Contemporary Art Practice) abbraccia la ricerca forense delle scansioni MRI per approfondire la sua esperienza di un intervento chirurgico per tumore cerebrale astrocitoma e i suoi effetti successivi. Nel frattempo, la pubblicazione “Failing Teenagers” di Hannah Waterman (MA Visual Communication), impegnativa ed emotiva, cerca di colmare il divario di conoscenza tra le statistiche del Servizio Sanitario Nazionale e le vite di bambini inascoltati, umanizzando i titoli dei giornali dietro la crisi della salute mentale degli adolescenti in Inghilterra.

Interactiveness mette in primo piano la generosità che esiste tra il creatore e il pubblico, riunendo opere che esplorano l’interazione, la partecipazione e l’installazione. Jack Lee (MA Design Products) esplora il profondo impatto ambientale degli individui attraverso “The Dots”, un’installazione interattiva di pannelli polarizzati, ingegnosamente progettati per creare effetti visivi ipnotici attraverso la manipolazione fisica. Rosie Plunkett (MA Photography) si concentra sui modi sensoriali e tattili di interagire con un paesaggio in Perfidious Albion, esplorando l’incarnazione, l’azione e la tattilità utilizzando il gesso come mezzo primario, mentre Tamir Aharoni (MA Animation) satireggia la cultura aziendale contemporanea in The Onboarding, un’installazione assurda e interattiva che getta i partecipanti nel loro primo giorno di lavoro all’interno di uno spazio lavorativo di culto.

Il concetto di Togetherness viene esplorato anche nei progetti degli studenti attraverso interazioni, relazioni, comunità, connessioni, esperienze, dinamiche sociali e di potere. Linnéa Duckworth (MA Textiles) utilizza il movimento nella sua installazione tessile per trasmettere la gioia della connessione tra i nostri corpi e la terra, mentre Tongxin Shen e Tong Shen (MA Service Design) si concentrano sulla grave decadenza dell’industria dei locali notturni, che porta alla perdita di coesione sociale, per esplorare nuove esperienze innovative di frequentazione dei locali, abbattendo le barriere mentali per i non frequentatori.