Adrian van Hooydonk, Senior Vice President BMW Group Design, e Domagoj Dukec, Head of BMW Design, hanno svelato al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2023 la Concept Touring Coupé, una shooting brake derivata dalla Z4 e descritta da Giorgetto Giugiaro, presente alla manifestazione, come «una BMW dal carattere forte con linee decise e tanta personalità».
Com’è nata la Concept Touring Coupé?
Van Hooydonk: «Abbiamo pensato a una vettura di lusso che fosse perfetta per lunghi weekend in viaggio per l’Europa. Una vera touring, ideale per attraversare le Alpi e venire qui a Villa d’Este lasciando tutti a bocca aperta e divertendosi al volante. Ha tutto ciò che serve per il massimo dell’esclusività: è stata costruita a mano in Italia e ha un set di valigie realizzato su misura dalla pelletteria Schedoni di Modena».
Dukec: «Volevamo un’auto che esprimesse quanto il piacere di guida sia importante per BMW. È un principio che da sempre ci appartiene e che rimarrà al centro di tutti i nostri modelli anche per il futuro».
Al momento è una concept car, pensate a una produzione in serie?
Dukec: «Villa d’Este è un ottimo palcoscenico per testare le reazioni del pubblico. Se dovessero essere molto positive forse potremmo pensare a una serie limitata, magari meno di 1.000 esemplari, cosa che rende anche più semplice l’omologazione e consente di personalizzare ciascuna vettura seguendo le richieste dei clienti».
L’elettrificazione sta rivoluzionando il design della mobilità, che effetti ha avuto su BMW?
Van Hooydonk: «Inizialmente, il cambiamento stilistico forse è stato più calmo. Ora stiamo invece entrando in una fase dove tutto sta accadendo velocemente. Il nostro approccio è stato offrire un buon design non radicalmente differente per i nostri modelli elettrici rispetto a quelli termici o ibridi. Perché costringere il cliente a scegliere tra due prodotti differenti sotto al cofano se lui ama un modello specifico? Lo si vede bene sulla nuova Serie 5: le sue linee classiche ed eleganti sono sostanzialmente simili per ogni versione».
Dukec: «L’emozionalità rimane fondamentale: non acquisti una BMW con l’idea di funzionalità. Anche la sportività è importante, ma ci sono tanti modi di intendere lo sport, c’è chi fa yoga e chi corre i 100 metri. Per ogni modello bisogna sempre comprendere chi sia il cliente, il suo profilo e le sue aspettative. Il design esterno è un po’ il volto di chi sceglie la vettura, l’interno è ancora più personale perché si vive del tempo a bordo».
(Articolo completo in A&D n. 261)