Fiat torna nel segmento B con la nuova 600, crossover elettrica al debutto al Lingotto di Torino. Disponibile in versione 5 porte, la vettura è stata disegnata dal team diretto da Francois Leboine seguendo i canoni stilistici della famiglia 500. La nuova Fiat 600e, può essere chiamata anche come “la sorella maggiore” della 500e, prende il nome dalla 600 originale e offre uno stile giovane e modaiolo. Secondo quanto dichiarato, il design di interni ed esterni incarna la filosofia e la bellezza della Dolce Vita. Rispetto alla 500, presenta una sezione anteriore dalle linee più nitide e decise, un nuovo badge 600 cromato sia sull’anteriore sia sulle fiancate e inediti fari a Led.
Il look esterno, raffinato ma dinamico, è esaltato da cerchi grandi (fino a 18’’ ed un diametro di 690 mm), minigonne e passaruota neri, mentre l’Italia è rappresentata dalla bandiera tricolore sul paraurti posteriore. Diverse caratteristiche eleganti sottolineano le linee esterne, come i dettagli in nero lucido, dettagli cromati e gli elementi brillanti delle luci posteriori. All’interno, la nuova 600 incarna l’anima pop del marchio Fiat grazie alle numerose caratteristiche pensate per offrire il massimo comfort possibile. L’auto offre addirittura la funzione di cromoterapia: i clienti possono selezionare fino a 8 diversi colori sia per la luce d’ambiente sia per l’ambiente radio, con una combinazione predefinita tono su tono e un totale di 64 diversi abbinamenti.
Il sedile del guidatore è dotato di regolazione elettrica dell’inclinazione e di una funzione di massaggio posteriore. La nuova Fiat 600e offre inoltre sedili in pelle sintetica color avorio con il monogramma Fiat dagli accenti turchesi e un sistema di riscaldamento a 3 livelli. Inoltre, per un’esperienza di guida comoda e piacevole, completano le dotazioni i tappetini in velluto, i sedili posteriori abbattibili sdoppiati (60-40), le porte Usb di tipo A e di tipo C + tipo C per la seconda fila, il caricatore wireless per lo smartphone e la funzione keyless entry con sensore di prossimità (per non dimenticare mai l’auto aperta).