Tre prototipi, una super sportiva elettrica già in produzione, due designer con cui discutere. Durante l’effervescente settimana del Salone del Mobile di Milano, appuntamento di punta per creativi internazionali di ogni genere, e nell’inconsueta cornice di un centro stile mimetizzato fra le sperimentazioni di un ex quartiere industriale, abbiamo intessuto una conversazione preziosa intorno a linee, tipologie e scenari. Protagonisti Fan Zhang, vicepresidente del design di GAC, e Stéphane Janin, direttore esecutivo presso l’Advanced Studio italiano.

GAC CC3
GAC CC3
GAC CC3
GAC CC3

Anzitutto, perché nel 2022 la sede europea per la ricerca sulle forme è stata identificata in Milano?

FZ Inizialmente abbiamo valutato diverse alternative, fra cui Monaco, Londra e naturalmente Torino. Tuttavia questa città è parsa, oltre che meno scontata, più sensibile alle tendenze della moda, dell’arredamento e del lusso, dunque molto adatta a intercettare il futuro anche in ambito automobilistico. E l’intuizione vincente, va ammesso, proviene da Stéphane.
SJ Grazie, Fan (sorride). Effettivamente siamo molto soddisfatti della scelta. Non solo Milano concede un punto di vista privilegiato sull’evoluzione dei gusti, consente altresì di sganciarsi dalla ritualità tradizionale di chi progetta da sempre auto termiche. Inoltre, qui è più facile trattenere i talenti che altrove, dove la lingua è purtroppo più ostica: una qualità interessante, specie ora che i nuovi sviluppi procedono finalmente a “velocità di crociera”.

GAC CC3

Di quali idee si tratta?

SJ Si lavora sull’interezza della gamma, senza alcun limite specifico. E poiché ci occupiamo solo degli aspetti visivi, limitando al massimo i contatti con gli altri uffici, risultiamo pure molto efficienti e veloci. La vera sfida resta alternare i contenuti legati al prodotto con espressioni più libere e visionarie, come i prototipi Project#3 (City_Run, City_Box e City_Pod, N.d.R.) appena presentati.
FZ Siamo aperti a ogni innovazione, infatti. Oggi GAC non possiede un’identità stilistica potente, ma stiamo elaborando a fondo questo aspetto, naturalmente con riferimento ai mercati internazionali: non a caso si collabora ogni giorno con i nostri altri centri stile, a Guangzhou e Los Angeles. La Cina è solo un trampolino di lancio.

GAC CC3

Il ruolo dell’elettrico, naturalmente, è centrale in questo processo…

SJ Non sempre, sebbene possa apparire strano. Al netto di alcune specificità tecniche, quando cominciamo a disegnare tralasciamo la propulsione specifica. A differenza da un tempo, cioè, non si cerca di sottolineare l’assenza di emissioni con l’aspetto esterno! Peraltro batterie, elettronica di controllo e altri elementi tecnici rendono tutto più complesso di quanto si pensi, dunque “azzerare” il motore termico non costituirebbe necessariamente una facilitazione.  E per l’Europa bisogna conservare la corretta attenzione alle ibride.
FZ In ogni caso, però, l’elettrico puro rimane un fronte essenziale. Ecco perché abbiamo introdotto la Hyper SSR, che legge la tradizione sportiva in un’altra chiave e può concorrere a una nuova cultura della mobilità. Si è cominciato a svilupparla durante il Covid e due anni dopo era pronta, in tempi record, dimostrando l’efficacia dell’interconnessione digitale fra i diversi studi. Stavolta Los Angeles ha fornito il maggior contributo, in futuro…

Cosa potrebbe accadere?

FZ Speriamo che al prossimo Salone del Mobile si presenti un modello concepito qui, una compatta due volumi nata a Milano.
SJ Immaginiamo ogni giorno il domani. Saremo forse più essenziali o puliti. Di certo all’insegna di una progettualità sana e moderna.