Audi rinnova la sua station wagon per antonomasia: la A6 Avant. E lo fa evolvendo un concetto noto che però, per questa sesta generazione, fa un considerevole passo avanti. Prima di tutto a livello di dimensioni. Il corpo vettura cresce di ben 6 centimetri e arriva a 4,99 metri. L’auto aumenta anche in larghezza e in altezza risultando così più grande e, allo stesso tempo, più slanciata. Oggi più che mai la famigliare tedesca, che nasce sulla nuova piattaforma PPC, adotta un design figlio della funzionalità. Ogni forma e ogni superficie sono state definite per la massima efficienza aerodinamica. Così, la nuova A6 Avant, vanta un Cx di soli 0,25, che è il valore più basso di sempre per una station wagon della Casa dei 4 Anelli.
Sul frontale compare una nuova interpretazione estetica della mascherina single frame, che ora è più ampia e posizionata più in basso, arrivando a toccare il paraurti. La nuova A6 Avant adotta anche inediti proiettori Led Digital Matrix evoluti ai quali si affiancano gruppi ottici posteriori con tecnologia OLed 2.0: sono in grado di adattare la firma luminosa in base alle varie informazioni che riceve dalle altre auto sfruttando un collegamento cloud Car-to-X.
Salendo a bordo si scopre un abitacolo rinnovato all’interno del quale domina l’Audi Digital Stage, palcoscenico digitale che sfrutta 3 monitor: il virtual cockpit plus da 11″9 dietro al volante, il touchscreen ricurvo dedicato all’infotainment da 14″5 in posizione centrale e il display da 10″9 (con tecnologia touch anch’esso) piazzato davanti al posto del passeggero.
L’auto, disponibile sia a benzina sia turbodiesel, sfoggia una dinamica di guida raffinata che sfrutta la trazione integrale quattro, le quattro ruote sterzanti e l’assetto con sospensioni pneumatiche adattive. Questa iniezione di tecnologia si traduce in una marcia confortevole e precisa. L’auto è sempre stabile ed equilibrata, ma anche agile e piacevolmente reattiva.