«Descriverla in una parola? Impossibile. In tre? Ci posso provare: muscolosa, leggera e cattiva». Flavio Manzoni, Chief Design Officer di Ferrari, racconta l’ultima creatura che ha preso forme dalle matite del Centro Stile di Maranello. Si chiama 296 Speciale ed è la variante più esclusiva e potente della 296 GTB presentata nel 2021. «Più che di variante parlerei di modello completamente nuovo. Gli interventi estetici sono stati importanti e decisi, figli del nuovo corso stilistico che abbiamo inaugurato prima con la 12Cilindri e poi con la F80», spiega Manzoni. «L’obiettivo è sempre lo stesso: regalare forme uniche a una vettura che ha le prestazioni nel sangue».
Per andare più veloce il 3.0 V6 ibrido della 296 Speciale (disponibile anche nella variante spider Speciale A) è arrivato a 880 cavalli di potenza (+50 cavalli rispetto alla 296 GTB), ma, soprattutto è stato fatto un grande lavoro di alleggerimento generale utilizzando materiali super prestazionali come alluminio e (tanta) fibra di carbonio. Il frontale della vettura chiarisce subito la forte carica sportiva ed espressiva del modello grazie al cofano è più scavato, mentre la parte bassa è caratterizzata da uno splitter sospeso, elemento alare in tinta carrozzeria che allarga visivamente la base del frontale. «La bocca è imponente: sembra quasi quella di un catamarano», dice Manzoni. Anche nella parte posteriore si percepisce l’influenza del mondo delle competizioni, in particolare della 296 Challenge, mentre il fianco è un chiaro omaggio alla mitica 250 LM. «Dietro l’elemento più caratteristico è rappresentato dalle due inedite ali a sbalzo che fanno da cornice allo specchio di poppa, rimanendo ancorate all’estremità della coda», continua Carlo Palazzani, capo del design degli esterni.
L’azione del centro stile per operare una importante cura dimagrante è arrivata anche negli interni: «Qui abbiamo adottato diversi materiali per consentire il raggiungimento del minor peso possibile. Dei 60 kg risparmiati sul modello 1/3 deriva proprio dagli interni – spiega Nicola Bevilacqua, capo del design degli interni –. Un esempio? 10 chili in meno arrivano proprio dall’utilizzo dei nuovi sedili, mentre i tappetini sono in alluminio e il panello porta, nella sua interezza è in carbonio. Inoltre abbiamo sostituito la pelle con l’Alcantara, più leggera e performante quando si parla di guida ad alte prestazioni».
Per una maggiore ergonomia sono tornati i comandi a sfioramento sul volante, abbandonando l’impostazione “tutto touch”: «Dopo diverse prove crediamo che sia una giusta via di mezzo – continua Manzoni –. Ci siamo anche confrontati con i clienti per capire ciò di cui avessero bisogno anche nella guida di tutti i giorni. Questo vale per qualsiasi modello Ferrari perché fa parte della nostra missione. Dobbiamo rendere la vita semplice ai nostri clienti e cercare di dare risposte e soluzioni. Sposo in pieno ciò che diceva il grande scultore Brancusi: “La semplicità è una complessità risolta”».