Passato, presente e futuro, arte come espressione della filosofia stilistica e design in evoluzione. Sono le tematiche trattate e celebrate dalle installazioni e dagli eventi di alcune Case automobilistiche nella grande e suggestiva cornice della Design Week che, anche quest’anno, nella settimana dal 7 al 13 aprile, ha attirato a Milano un’autentica folla. Mostre d’arte, esperienze multisensoriali o novità di prodotto, sempre con il design a fare da protagonista. Eccone alcune:

Range Rover, la storia ispira ancora
L’installazione che Range Rover, oggi brand di punta della nuova JLR, ha allestito in piazza Belgioioso celebrava il legame tra passato e futuro in un’ottica particolare. Due ambientazioni, realizzate in collaborazione con NUOVA, studio di design californiano, hanno infatti fatto da sfondo a due auto che rappresentano l’inizio e il punto d’arrivo della storia dell’auto simbolo Range Rover. Denominatore comune, il colore: nella prima sala, in un’ambientazione ispirata agli anni ’70 in cui non è stata trascurata nessuna esperienza sensoriale – dalle luci alle musiche di sottofondo, all’arredamento in legno e marmo di Carrara fino agli stimoli olfattivi creati con le essenze del brand Aeir – campeggiava il primo esemplare preserie di Range Rover, verniciato nel classico Olive Green. La stessa tinta, reinterpretata in chiave moderna, dell’esemplare di Range Rover Autobiography 2025 esposto al centro della seconda sala, in uno scenario più metafisico, fatto di colonne e pietre bianche. Anche qui, ad accompagnarla, la fragranza Wet Stone e melodie dedicate.

Kia, viaggio nell’animo umano
Negli ultimi anni Kia ci ha abituati a percorsi che esplorano temi come la multiculturalità, riassunta nella sua attuale filosofia stilistica “Opposites United”. La Casa ha allestito una doppia esposizione: una intitolata “Transcend Journey”, presso gli East End Studios in via Mecenate, dove sono state esposte le concept EV2 – anticipazione del prossimo B-SUV elettrico della famiglia EV – e WKNDR, interpretazione avventurosa del nuovo veicolo professionale elettrico PV5, descritti e illustrati dal responsabile del design Karim Habib. L’altra mostra, Opposites United: Eclipse of Perceptions, ospitata nelle sale del Museo della Permanente di Milano, ha riunito quattro opere degli artisti Philippe Parreno e A.A. Murakami. Due di queste, The Cave e Beyond The Horizon, entrambe di Murakami, hanno offerto visioni di particolare suggestione: la prima mostrava uno scenario composto da acque ferme e luce rossa su cui si muovevano braccia robotiche a simboleggiare la spinta creativa dell’animo umano; la seconda enormi bolle generate nel buio di un’immensa parete.

Omoda 9, personalità crescente
Più pragmatico, senza ambizioni artistiche ma con una precisa filosofia applicata allo sviluppo della brand identity, il nuovo modello presentato in via Tortona da Omoda, marchio che, insieme a Jaecoo, ha accompagnato lo sbarco in Europa del gigante cinese Chery. Il nuovo modello si chiama Omoda 9 e mostra in che direzione va l’evoluzione di questo marchio, nato con l’obiettivo di creare suggestioni fashion e high-tech, in segmenti superiori a quello della pioniera Omoda 5. SUV di taglia large, Omoda 9 mostra una progressiva maturazione dello stile, che dà meno enfasi alla vistosa e caratteristica griglia di Omoda 5, annegandola in un frontale che esalta, come una firma luminosa fatta di linee orizzontali e verticali, un’imponenza con qualcosa di aristocratico e al tempo stesso rassicurante. Non è tutto: le proporzioni sono state definite prendendo a riferimento la sezione aurea, e curando l’aerodinamica per garantire comfort ed efficienza. Grande attenzione anche all’esperienza di vita a bordo, non solo nelle linee e nei rivestimenti, ma anche nell’interfaccia con comandi tattili anche sul volante e un grande display da 24,9”, oltre a un impianto audio Sony dedicato.

Zeekr, il senso della connessione
Anche Zeekr, uno dei marchi più interessanti nel ricco portafoglio del colosso Geely – a cui appartengono anche Lotus e Volvo – ha voluto unire uno sguardo sul futuro del prodotto all’arte intesa come stimolazione dei sensi. Insieme alla stessa Lotus e ad altri marchi di moda, arredamento e pelletteria (Konzepthaus, Leonhard Kurz, Royal Smit & Zoon), ha animato il Phid Hub di via Tortona con una serie di conferenze e iniziative. Lato prodotto, l’attrazione principale esposta in strada è stata la Mix, monovolume elettrica versatile e dal design futuribile, con soluzioni come le portiere ad armadio senza montante centrale e i sedili rotanti. Presentata a Pechino nell’aprile 2024, è un mezzo di collegamento a lungo raggio, connesso digitalmente ma anche pensato per favorire l’interazione tra gli occupanti. Lo stesso concetto, espresso nella mostra allestita in primo piano e intitolata appunto The Art of Connection, ha avuto per protagonista una doppia installazione dinamica rappresentata da due pareti su cui erano proiettate composizioni luminose in grado di reagire al movimento delle mani del visitatore. Intorno ad esse, il modello in scala 1:4 di una concept car realizzata da un gruppo di studenti di design, a metà tra un veicolo spaziale e una monoposto sportiva, accompagnato da alcuni oggetti in scala reale, tra cui il particolare volante dell’auto, uno zaino e un giubbetto impermeabile.