Un progetto per immaginare i veicoli da lavoro del futuro. Sotto la supervisione di Giampiero Vietti, Senior Designer di CNH e David Wilkie, Head of Industrial di CNH, gli studenti dello IED hanno realizzato quattro mezzi speciali firmati, appunto, da CNH che consentiranno di poter lavorare, addirittura, sulla Luna o su Marte. I progetti sono stati presentati al Planetario di Torino.
MoonHive
Il progetto, selezionato dal team di CNH per il miglior design, si è concentrato sulla costruzione di una macchina progettata per essere utilizzata sulla Luna. Il concept si è ispirato al mondo delle api, un’influenza che si riflette sia nella sua funzionalità che nel suo design. Lo studio si è concentrato su come le api costruiscono, organizzano e sostengono il loro ambiente e ha voluto tradurre tradotto questi principi nel nostro sistema lunare. Il macchinario imita l’efficienza e la struttura di un alveare per ottimizzare l’uso delle risorse. Il suo design modulare gli consente di adattarsi ed espandersi al variare delle condizioni. Il sistema enfatizza anche la cooperazione tra unità autonome, simile al comportamento di una colonia di api.
Gaia
Gaia, selezionato da CNH per “l’Innovation” è una piattaforma mobile su larga scala progettata per supportare la colonizzazione agricola del pianeta Marte. Il sistema funge da hub di trasporto, ricarica e coordinamento per tre macchine agricole CNH e due droni impollinatori, tutti operanti in modo autonomo grazie all’intelligenza artificiale. L’obiettivo principale del progetto è quello di creare una vasta banca di semi terrestri e un ecosistema chiuso e autosufficiente in grado di sostenere le prime forme di vita e lo sviluppo di una futura società marziana. Il progetto prevede una rete di biodomi interconnessi, nota come Gaianet, all’interno della quale le macchine CNH possono arare, piantare, impollinare e lavorare i raccolti. I droni gestiscono l’impollinazione aerea, mentre le macchine convertono i rifiuti organici in composti fertilizzanti.
Ember
Questo progetto esplora una visione graduale della colonizzazione di Marte, dalla preparazione robotica iniziale all’insediamento umano avanzato. Il progetto inizia con la Fase 0-1, in cui rover autonomi e navette multifunzionali esplorano il terreno marziano, preparano appezzamenti agricoli e convalidano i concetti di utilizzo in situ delle risorse per l’acqua, l’energia e i materiali da costruzione. Il livello concettuale finale inquadra queste operazioni nel contesto delle civiltà di tipo II-III, illustrando come la raccolta di energia su scala stellare e le reti interplanetarie potrebbero alla fine trasformare Marte da un avamposto remoto a un nodo completamente integrato di una società spaziale matura. Insieme, gli scenari e le risorse visive mirano a comunicare una tabella di marcia coerente e tecnologicamente plausibile, dalle prime macchine a un futuro umano fiorente e multiplanetario.
Heart_Core
Heart_Core è un veicolo energetico utile per la futura colonizzazione lunare. Tenendo conto delle sfide presenti in un contesto lunare, come le escursioni termiche o le radiazioni, questo veicolo aiuterà gli esseri umani a colonizzare diverse aree durante la fase 2 della colonizzazione. A causa dei cicli di rotazione di 14 giorni, l’energia dei pannelli solari non può essere la risorsa principale, quindi l’attenzione sarà focalizzata sull’uranio 235. In questo contesto, un reattore nucleare compatto sarà trasportato sul trattore, fornendo una potenza utile di 30 kW, e sarà protetto dall’ambiente ostile grazie al suo rivestimento regolite.



