«La nuova Classe S è la massima espressione del concetto di Modern Luxury, la filosofia stilistica che guida i nostri progetti da diversi anni». Così Gorden Wagener, responsabile del design del gruppo Daimler, descrive la nuova generazione dell’ammiraglia tedesca il cui debutto è stato per la prima volta digitale. La vettura ha un design inedito caratterizzato da poche linee e forme pure. «Sbalzo anteriore corto, passo lungo e posteriore equilibrato: la Classe S ha proporzioni perfette», continua Wagener.

Tra le altre caratteristiche degli esterni spiccano in particolare il cofano allungato, l’avantreno a sviluppo verticale con la classica stella Mercedes-Benz montata all’estremità della griglia, la lunga cellula che ospita i passeggeri e un montante C che scende velocemente sul posteriore. La vettura appare elegante e massiccia grazie all’ampia carreggiata che termina con le ruote a filo con la carrozzeria, un design moderno e muscoloso. La griglia ora è più grande e larga, i fari più sottili e scolpiti danno il loro contributo stilistico anche attraverso giochi di luci a Led.

Grande attenzione è stata posta anche all’aerodinamica: «Con un CX di 0,22, la Classe S è una delle auto più aerodinamiche al mondo nel segmento delle berline di lusso. Carrozzeria, sottoscocca e tutto il resto della componentistica hanno portato a ottimi risultati. Già in una fase iniziale di sviluppo sono state effettuate ampie simulazioni del flusso d’aria con l’utilizzo di cluster e computer ad alte prestazioni. Anche l’aeroacustica è stata oggetto di numerose messe a punto», continua Wagener.

Gli interni della nuova generazione sono stati completamente rivoluzionati. Lo spazio è cresciuto in entrambe le configurazioni, normale e a passo lungo, mentre il cruscotto appare più scolpito nelle forme. La rivoluzione digitale ha portato fino a cinque schermi all’interno dell’abitacolo, due all’anteriore (quello della strumentazione e il display verticale per l’infotainment), e tre al posteriore. Sulla vettura debutta la nuova generazione del sistema multimediale MBUX. Sono molte le funzioni prese in prestito dal mondo degli smartphone: il sistema si può sbloccare con PIN, impronta digitale o riconoscimento facciale e le schermate possono essere trasmesse con un “tap” da un display all’altro. «E’ possibile configurare fino a sette diversi profili e controllare tutto con i comandi vocali utilizzando un linguaggio naturale», continua Wagener.