Olivier Boulay, già designer DaimlerChrysler e Subaru, era alla Mitsubishi da soli sei mesi quando, al Tokyo Motor Show, ha posato con orgoglio di fronte a quattro concept car totalmente nuove. Sono la SUP (Sports Utility Package), la Space Liner e due alternative di design che suggeriscono l’aspetto della futura compatta Z, la CZ2 e la CZ3 Tarmac.
“Le compatte fanno parte della storia Mitsubishi”, ha dichiarato Boulay facendo riferimento alla piccola Colt della fine degli anni Settanta. La CZ2 è nata in Europa, mentre la più sportiva CZ3 Tarmac, è stata creata nello studio giapponese della Casa.
Il designer francese ha dichiarato di aver curato in modo particolare la definizione dell’identità giapponese della marca. “Ho chiarito che il nostro stile deve essere basato sullo specifico patrimonio della Mitsubishi. Prevediamo di trasmettere questo messaggio, tra l’altro, con il frontale, dedicando più spazio al logo dei tre diamanti”.
Sia la CZ2 che la CZ3 Tarmac sono concetti di design che contengono indizi del modello di produzione definitivo, ma “non sono studi di prototipo per la preproduzione”, come ha chiarito Boulay. La SUP rappresentava un’interessante divagazione rispetto all’immagine tradizionale degli sport utility. Ha l’aspetto di una due volumi sportiva, ma, grazie alle dimensioni e alla trazione integrale, è a tutti gli effetti un fuoristrada.
La Space Liner, invece, è palesemente di origine giapponese. Definita “veicolo di rilassamento della prossima generazione”, ha spazi che non derivano dalla tipica architettura alta delle monovolume; al contrario, è lunga quasi come una limousine (4900 mm), con passo di 2950 mm. “La realizzazione di queste quattro concept in soli tre mesi dimostra l’alto livello dei designer interni della Mitsubishi”, ha concluso Boulay.
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