In origine era un centro di lavorazione meccanica, un luogo del “fare” dove gli oggetti prendevano forma. Oggi, l’Officina 83 dell’area di Mirafiori a Torino è la nuova sede del Centro Stile di Fiat Automobiles, forte di tutti i valori simbolici che derivano dalla sua storia e dalla contiguità con la fabbrica, ma soprattutto di un nuovo impegno che il gruppo italiano intende riversare nelle attività creative alla base dei suoi prodotti.
«E’ significativo che si sia voluto riunire sotto un’unica direzione, affidata a Lorenzo Ramaciotti, le attività di ricerca e design dei marchi Fiat, Lancia, Fiat Professional, Abarth e Maserati. Entro 12 mesi intendiamo inoltre includere in questa sede lo stile di Iveco e CNH», ha detto l’ad del Gruppo Sergio Marchionne all’inaugurazione ufficiale lo scorso 2 luglio, precisando che la sede del design center Alfa Romeo (guidato da Frank Stephenson) resta ad Arese, anche se farà comunque capo a Ramaciotti e lavorerà in stretto collegamento con il centro torinese.
Nei 12.500 metri quadrati degli studi, cui si aggiungono 8.100 m2 di aree esterne, lavorano circa 200 persone impegnate nell’intero processo stilistico – designer, modellisti, matematizzatori, con un età media di 37 anni. Il progetto di ristrutturazione dell’Officina 83, portata a termine in meno di un anno, è stata seguita dagli stessi designer Fiat – e da Lorenzo Ramaciotti, ancora in veste di consulente, prima della sua nomina a capo dello Style di Fiat e Maserati nel giugno scorso – in ogni sua fase, dalla concezione all’allestimento finale.
«La gestione e l’organizzazione del proprio spazio è fondamentale per un centro stile e siamo quindi stati coinvolti sin dall’inizio», racconta Rossella Guasco, architetto, da anni al design Fiat dove oggi si occupa del “trend & material scouting”, interfaccia tra le attività Style e Brand del gruppo.
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