Forse Nuccio Bertone avrebbe scelto il suo colore preferito, il verde; anzi, quel verde acido che già caratterizzò alcuni suoi importanti concept, tanto più che la vettura si chiama Mantide. Jason Castriota, da dicembre nuovo responsabile del design della Stile Bertone, ha invece preferito il rosso – non Ferrari, non Alfa, ma piuttosto un rosso molto carico – «per sottolineare l’aspetto italiano, ma anche molto corsaiolo, di questa supercar nata con un’anima americana ma vestita da un sarto italiano». L’anima americana è quella della Corvette ZR1: motore V8 turbo di 6,2 litri, 638 cavalli, da 0 a 100 in 3,2 secondi, velocità massima 351, record assoluto per un’auto di serie (7’26”4) al Nürburgring. Il vestito firmato Bertone ne ha fatto una sportiva ancor più esasperata: 100 chili più leggera grazie all’abbondante uso di fibra di carbonio, con un Cx ridotto del 25 per cento da 0,38 a 0,298, il carico aerodinamico – la deportanza – aumentato del 30 per cento e distribuito 50/50 fra assale anteriore e posteriore.
La Mantide è un’eccezionale supercar nella tradizione Bertone. Che nasca in questo momento ha un forte significato: mentre la Carrozzeria Bertone conosce momenti amari, la Stile Bertone, il cui assetto societario è indipendente sotto la guida attuale di Marie-Jeanne Bertone (vice presidente) e Teresio Gaudio (amministratore delegato), dimostra di essere un’azienda viva e competitiva. La Mantide è sotto questo aspetto un atto di coraggio e di speranza dell’attuale gestione, che trova riscontro in un sogno di Castriota.
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