E’ un’auto nata prima della crisi, ma sviluppata pensando già al dopo-crisi. «Abbiamo pensato a che cosa sta cambiando nel mondo dell’auto», spiega Adrian van Hooydonk: «Gli automobilisti staranno molto più attenti a come spenderanno. Si stava già notando, prima della crisi, una tendenza a un minore sfoggio di lusso esterno, senza tuttavia rinunciare a lusso e comodità interni. Questa tendenza è destinata ad accentuarsi; e per questo la Serie 5 Gran Turismo arriva al momento giusto». Presentata come concept al salone di Ginevra, entrerà in produzione fra settembre e ottobre, più o meno ai tempi del salone di Francoforte. «Avevamo visto svilupparsi due temi cari agli automobilisti: il benessere alla guida e la ricerca di personalizzazione. La crisi li ha accelerati».
Van Hooydonk è, dopo l’uscita di Chris Bangle del quale era stato per anni il principale collaboratore, il nuovo responsabile del design BMW. Nella Serie 5 GT, che ha seguito fin dai primi passi, vede «un concetto automobilistico nuovo», che consiste essenzialmente nel trasferire le caratteristiche di una granturismo classica a una vettura a quattro porte e quattro posti, in una fusione di eleganza, spazio e versatilità. E’ una coupé ma è anche una berlina, una berlina ma anche un Suv. Nelle parole della casa bavarese, pronunciate al salone di Parigi, un’auto capace di offrire «un’esperienza di guida nuova e affascinante», di soddisfare la richiesta del marketing di una vettura che incapsuli immagine elegante, comfort di lusso e versatilità elevata. «Abbiamo sempre pensato alle nicchie di mercato», afferma Van Hooydonk: «Al loro carattere, alla loro funzionalità, alle loro proporzioni. In questo caso la parola chiave è, oltre a funzionalità, flessibilità».
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