Se il futuro dell’auto è la Cina, si spiega perché Citroën abbia atteso il salone di Pechino per presentare una delle sue vetture più interessanti degli ultimi anni. La Numéro 9 è per ora un concept di shooting brake, ma nessuno nasconde che in un prossimo futuro potrebbe essere il pezzo forte della casa francese nel già avviato mercato d’Asia e al tempo stesso dare più precisi parametri oltre che un volto alla scissione interna fra la serie DS – rimasta sotto la guida stilistica di Thierry Metroz – e la serie C che è ora affidata ad Alexandre Malval (in precedenza responsabile stile per DS5 e C5). Spiega Metroz: «Il mercato cinese si evolve con grande rapidità e, mentre sono in calo le berline classiche, stanno esplodendo, per esempio, i Suv. Anche gli automobilisti cinesi cercano silhouette diverse: come in Europa, si assiste a un matrimonio berlina-coupé, oppure a soluzioni più progressive e dinamiche come quelle che offrono le sportwagon». La Numéro 9 risponde a queste tendenze: coniuga le proporzioni di un coupé e quelle di una break.

Questo concept è un po’ tutto: berlina di rappresentanza (è lunga quasi cinque metri e ha un passo di tre metri che assicura grandi spazi in seconda fila), break con linea e caratteristiche sportive (in questo caso la motorizzazione è un ibrido plug-in da 295 cavalli complessivi), coupé con le porte posteriori “invisibili” e caratterizzato da un’altezza di appena 127 cm. «Ma è anche espressione di un lusso alla francese», spiega Carlo Bonzanigo, responsabile dei concept del double chevron: «Un lusso che si fonda sul modo raffinato di trattare pelli, selleria, moda, gioielleria, cristalleria e così via». In casa Citroën si parla di “audacia, rigore, creatività”. La Numéro 9, insomma, è un compendio di tutto ciò che la nuova serie DS vuol essere. «Deve cristallizzare tutti i codici estetici dell’universo DS», spiega ancora Bonzanigo: «Non a caso è stata studiata come alfiere della futura linea DS che si comporrà di tre nuovi modelli: una berlina del segmento C premium, un Suv e una berlina di alta gamma del segmento D». Di quest’ultima la Numéro 9 potrebbe essere un primo passo. Spiega Metroz: «Il mercato cinese si evolve con grande rapidità e, mentre sono in calo le berline classiche, stanno esplodendo, per esempio, i Suv. Anche gli automobilisti cinesi cercano silhouette diverse: come in Europa, si assiste a un matrimonio berlina-coupé, oppure a soluzioni più progressive e dinamiche come quelle che offrono le sportwagon». La Numéro 9 risponde a queste tendenze: coniuga le proporzioni di un coupé e quelle di una break.

Questo concept è un po’ tutto: berlina di rappresentanza (è lunga quasi cinque metri e ha un passo di tre metri che assicura grandi spazi in seconda fila), break con linea e caratteristiche sportive (in questo caso la motorizzazione è un ibrido plug-in da 295 cavalli complessivi), coupé con le porte posteriori “invisibili” e caratterizzato da un’altezza di appena 127 cm. «Ma è anche espressione di un lusso alla francese», spiega Carlo Bonzanigo, responsabile dei concept del double chevron: «Un lusso che si fonda sul modo raffinato di trattare pelli, selleria, moda, gioielleria, cristalleria e così via».

In casa Citroën si parla di “audacia, rigore, creatività”. La Numéro 9, insomma, è un compendio di tutto ciò che la nuova serie DS vuol essere. «Deve cristallizzare tutti i codici estetici dell’universo DS», spiega ancora Bonzanigo: «Non a caso è stata studiata come alfiere della futura linea DS che si comporrà di tre nuovi modelli: una berlina del segmento C premium, un Suv e una berlina di alta gamma del segmento D». Di quest’ultima la Numéro 9 potrebbe essere un primo passo.

Articolo completo su Auto & Design n. 195