Sensuale e performante. Ecco XDiavel: la moto con cui Ducati fa il suo ingresso nel mondo delle cruiser. La lettera “X” che precede il nome di un modello già esistente non identifica una semplice variante, bensì un oggetto a se stante: un autentico crocevia fra il mondo rilassato delle pedane avanzate e quello adrenalinico di Ducati. Ne parliamo con Andrea Ferraresi, responsabile dello stile della Casa di Borgo Panigale.

«Le prime idee sono nate alla fine del 2012, mentre lo sviluppo è iniziato nella primavera successiva. Questo modello porta in produzione le proporzioni estreme tipiche delle show-bike, un risultato raggiunto anche attraverso lo stretto interscambio fra i designer e l’ufficio tecnico».

Tutto il lavoro è stato svolto internamente; solo inizialmente, per gli inspiration trips e lo sviluppo del primo concetto, c’è stata una collaborazione con il Centro Stile californiano di Volkswagen.

«La forma del serbatoio – prosegue – è un mix fra le regole auree delle cruiser e il Dna Ducati. Di lato appare piccolo, a goccia, sinuoso, quasi ad abbracciare dolcemente il motore. In pianta, verso la sella è rastrematissimo mentre anteriormente è muscoloso come sulla Diavel. Come ogni autentica cruiser, la moto è bassa e allungata; ma la coda è sportiveggiante: corta e alta.

Proseguendo, non mancano la trasmissione a cinghia e le pedane avanzate. Ma qui si abbinano al performante motore Testastretta DVT 1262 da 156 CV con Traction Control, ad un impianto freni di primordine e ad un angolo di piega di quaranta gradi. E tanto per assecondare la ricerca del comfort, quanto per soddisfare il proprio ego, sono ben sessanta le configurazioni possibili agendo su pedane, sella e manubrio».

Quindi due tocchi preziosi: l’elaborato impianto di scarico “invisibile” che sfocia in due aggressivi terminali e il forcellone che abbina elementi in tubi e in fusione, più una parte forgiata smontabile per l’accesso alla cinghia.

«A corollario – osserva ancora Ferraresi – un solo colore: il nero, lucido oppure opaco, che veicola otticamente l’ingresso di Ducati in questo mondo, affiancando il rosso delle sportive ed il giallo dell’area Scrambler».