La Volvo 262 è la versione meno diffusa della famiglia delle Volvo 260. Basata sulla stessa piattaforma a due porte della 242, aveva tutta la componentistica e l’aspetto delle Volvo 260. Una piccola serie di queste vetture venne prodotta per il mercato nord americano tra il 1975 e il 1977.
Il capo del design di Volvo Jan Wilsgaard fece alcuni disegni per la costruzione di una vettura di prestigio, ma in realtà nessun modello di creta fu mai fresato. Ha utilizzato, invece, una Volvo 164 che era stata sfruttata per testare i nuovi interni. Questa venne usata dalla società torinese del designer Sergio Coggiola che trasformò la berlina a quattro porte in una coupé con un tetto molto più basso. Il tetto venne ricoperto con il vinile e il montante C venne impreziosito con tre corone, simbolo nazionale Svedese. Nella vettura di produzione le tre corone vennero sostituite da una sola e questa è una delle differenze che si possono evidenziare tra prototipo e vettura di produzione.
Nel 1977 la Volvo 262C venne presentata al Salone di Ginevra. Era una coupé 2+2 con quattro posti comodi. Questo è stato possibile perché l’auto condivideva la piattaforma con la Volvo 264. La linea del tetto era più bassa, il parabrezza più inclinato e la vettura aveva un montante C molto largo.
Durante i primi anni la vettura veniva offerta in colore grigio con tetto in vinile nero, ma successivamente la gamma di colori si ampliò. Per gli interni sono stati utilizzati materiali di pregio come pelle e legno che li hanno resi esclusivi. La vettura è stata disegnata in Svezia dalla Volvo ma veniva costruita in Italia da Bertone.