La calandra della nuova Volkswagen Arteon costituisce la base di una rivoluzione nell’intera grammatica delle forme, forse destinata a influenzare anche altre sorelle tedesche. I sei listelli cromati, spinti fino al margine della presa d’aria inferiore, intercalati dai guidaluce dei gruppi ottici a Led e dinamizzati dal taglio a V, costituiscono per alcuni versi le linee generatrici di tutto il progetto.

Volkswagen Arteon

«La Volkswagen Arteon rappresenta il principio di un capitolo nuovo, un momento di ridefinizione dei canoni di stile del brand» spiega Klaus Bischoff, responsabile del design della marca Volkswagen. «Proprio per questo è ispirata a una concezione radicalmente rivista, più bassa e più larga, che restituisce un’interpretazione precisa di ciò che intendiamo per eleganza e sportività». L’identità del muso è ridisegnata dall’ardito geometrismo di pieni e di vuoti e dal ruolo sorprendente dei proiettori, allacciati agli altri elementi cromati da una continuità di disegno che ne integra e rimescola la percezione. Non solo: l’iconica sagoma della calandra determina lo sviluppo del cofano motore, unico grande pannello che occupa visivamente l’intera larghezza del frontale, enfatizzando la presenza su strada e dialogando direttamente con il parabrezza e i montanti.

Volkswagen Arteon

Infine, sempre lungo il margine superiore dei fari nasce la linea che determina lo stacco cofano-parafanghi e cinge tutto il corpo vettura, disegnando una cintura particolarmente espressiva. L’effetto globale comunica coerenza e grande precisione. «Una corrispondenza così perfetta fra i tratti è frutto anche dell’ottima collaborazione fra designer e ingegneri», precisa Bischoff.