Deve essere un’auto che trasmette personalità, forza e prestigio. Questo è stato il topic assegnato da Alejandro Mesonero-Romanos, capo del design Seat, alla sua squadra. Ora che la Seat Tarraco ha fatto il suo debutto mondiale, scopriamo cosa c’è dietro il processo creativo di un veicolo come questo per capire quale sarà il nuovo linguaggio stilistico del marchio.
Il 65% dei clienti che comprano un Suv basa la propria decisione di acquisto sul design esterno. In effetti, le loro linee forti sono una delle loro principali caratteristiche: «Sono più aggressivi, potenti e imponenti», ha detto Xavier Villanueva, designer degli esterni Seat. «Le dimensioni, la silhouette e il target determinano completamente la gamma cromatica di ciascun modello. Ogni segmento presenta i propri colori», commenta Jordi Font, responsabile del reparto Color & Trim. La tavolozza di un SUV deve esprimere “sicurezza e protezione”.
Per ciò che riguarda i materiali degli esterni, i designer hanno lavorato con materiali di qualità: «Abbiamo scelto tessuti melange e, per la prima volta, delle finiture cromate opache che conferiscono all’auto un ulteriore tocco di raffinatezza», spiega Amanda López del reparto Colour & Trim. Per verificare le molteplici combinazioni di interior design, hanno fatto ricorso alla realtà virtuale.
La realtà virtuale è una delle migliori risorse. «Prima, con i render, i designer potevano vedere il loro lavoro con il 60% di realismo. Grazie alla realtà virtuale, questa cifra sale al 90%. Ciò aiuta a risparmiare molto tempo», afferma Manel Garcés, responsabile della realtà virtuale del marchio spagnolo. Il lavoro dell’intero reparto si conclude con il modello in clay, una replica in resina di quella che sarà la vettura finale e che viene quindi utilizzata per approvare le linee del nuovo modello. Questo è l’ultimo passo nel processo di progettazione, da questo momento in poi l’idea viene consegnata nelle mani degli ingegneri.
La Seat Tarraco sarà oggetto di una full design story nel nostro numero di gennaio, Auto&Design n.234.