«E’ capitato a tutti: entrando in una stazione della metropolitana si ha la sensazione di trovarsi in un luogo asettico e senza anima. Grazie a InTo, Italdesign è riuscita a dare vita a questo luogo, giocando con colori e interattività». Le parole di Massimo Martinotti, responsabile della divisione “Mobility Solutions” di Italdesign, descrivono il progetto InTo, che prevede l’installazione di Led sopra le porte d’ingresso dei vagoni, il cui stato cromatico indica la condizione di affollamento delle carrozze: verde libera, giallo semi piena, rosso piena.
Il progetto pilota ha la durata di un anno e vede la sua prima applicazione presso la fermata della metropolitana Re Umberto di Torino. Nei dodici mesi verranno studiate e misurate le emozioni suscitate da InTo nei cittadini e, se i risultati saranno quelli sperati, il sistema potrebbe essere installato anche a New York, Londra e Parigi. «Siamo partiti dall’obiettivo di semplificare la vita dei cittadini e abbiamo scoperto che riuscivamo a rendere bello e allegro un luogo asettico. I nostri progetti partono sempre dall’esigenza di soddisfare i bisogni dell’utilizzatore e questo influenza al massimo l’impronta stilistica del progetto», continua Martinotti.
InTo sfrutta due algoritmi d’intelligenza artificiale che calcolano lo spazio residuo a bordo di ogni carrozza grazie alla lettura degli spazi attraverso telecamere nei vagoni. L’intelligenza artificiale alla base del secondo algoritmo è in grado di prevedere quante persone scenderanno dal treno alla fermata successiva. Gli algoritmi imparano così quali sono orari, mesi e giorni di maggiore affollamento, fornendo dati importanti sull’affluenza all’amministrazione comunale con l’obiettivo di migliorare sempre di più il servizio pubblico.