Giunta alla terza generazione, la John Cooper Works GP rappresenta la sfumatura più “corsaiola” del carattere della Mini. Realizzata in appena 3.000 esemplari, si distingue dalle versioni più tranquille per una serie di soluzioni non soltanto stilistiche, ma anche funzionali.
Spariscono le cromature ad eccezione di quella che corre tutt’intorno alla linea di cintura. Per il resto, dominano i toni del nero e del grigio con qualche accenno di rosso, con il logo Mini stesso ora completamente nero. Ma se si parla di design, l’elemento che più salta all’occhio è rappresentato dai parafanghi, realizzati in carbonio, che si sollevano letteralmente dalla carrozzeria, con quelli posteriori che creano un senso di continuità con la grande ala posteriore preposta anche a garantire qualche chilo di carico aerodinamico.
Negli interni, oltre ai tradizionali due posti secchi, spiccano i paddle al volante realizzati in alluminio con la tecnica della stampa 3D e il quadro strumenti digitale con grafica personalizzata. «Lavorare sul progetto della GP è stato molto stimolante – ha raccontato ad Auto&Design Oliver Heilmer, capo del design Mini -. Abbiamo avuto molta libertà di movimento, ma nonostante questo abbiamo scelto di mantenere alcuni elementi tipici di questa versione, come i cerchi a quattro razze, l’impostazione a due posti e la carrozzeria bi-colore».